Recensione Vertigo 2 (PSVR2), ad un passo dall’instant classic

Vertigo 2

8.5 out of 10
Pro Varietà dei nemici | Roster di armi ampio e originale | Longevità eccezionale per un titolo VR | Fortissime Vibes da Half Life Contro Frame rate non sempre ineccepibile | Non sfrutta i controller Sense | Qualche bug al lancio (prontamente risolto) Commento finale Vertigo 2 si presenta come uno dei migliori FPS VR su PSVR2, con un level design originale, un gunfight estremamente soddisfacente grazie ad un roster di armi di prima categoria, una trama appassionante ed una incredibile longevità e rigiocabilità. Qualche piccolo difetto e bug iniziale è stato prontamente risolto negli aggiornamenti post lancio e oggi il titolo è sicuramente nella hall of fame dei migliori sparattutto per PSVR 2 attualmente disponibili. Manca ancora un passo per considerare Vertigo 2 un instant classic PlayStation VR 2 -  l’aggiunta ad esempio del feedback aptico ed un po’ di polishing ad un frame rate non sempre impeccabile - ma se amate le ambientazioni alla Half Life  e gli sparattutto fantascientifici folli e divertenti, è uno di quei titoli immancabili nella vostra libreria.

Vertigo 2 è l’atteso seguito dell’apprezzato FPS VR sviluppato da Zulubo Productions. Dopo aver raccolto consensi su PC, il gioco sbarca ora su PSVR2 candidandosi al titolo di “instant classic” della piattaforma Sony.

Il primo approccio con Vertigo 2, ve lo confessiamo, non è stato dei migliori. Abbiamo avuto modo di provare il gioco prima dell’uscita e, purtroppo, era afflitto da una serie di bug davvero irritanti e distruttivi dell’intera esperienza che ci avevano fatto davvero arrabbiare.

Proprio mentre ci approcciavamo a scrivere la review, tuttavia, una mail dello sviluppatore ci informava che a causa dei tanti bug riscontrati anche dai colleghi della stampa internazionale, l’uscita del gioco era stata rimandata, per consentire ai developers (un team ora formato da pochissime persone, ma precedentemente da una sola) di revisionare il gioco e sistemare quello che non andava.

Solitamente non concediamo una seconda chance ad un gioco buggato, ma in questo caso due attenuanti giocavano a suo favore: a) il titolo non era ancora uscito e quindi i consumatori non avevano avuto ancora modo di scontrarsi con questi bug; b) conoscevamo Vertigo 2 (e la remaster del primo capitolo) per averlo giocato su PC qualche mese prima, quindi sapevamo già della bontà del titolo e davvero non ci spiegavamo come le cose avessero potuto essere tanto diverse in questo porting.

Con il senno di poi, ve lo anticipiamo, siamo davvero felici di avergli concesso una seconda possibilità, perché Vertigo 2, oggi, si candida a diventare uno degli sparatutto più divertenti di questo 2024 per PlayStation VR 2.

The story so far

Sviluppato praticamente da una sola persona, Zach Tsiakalis-Brown, Vertigo 2 si presenta come uno shooter in prima persona story-driven dalla struttura classica che fa crescere forte sin dal primo incontro con il nostro robot sorvegliante – che somiglia pericolosamente al divertente e diabolico Wheatley di Portal 2 – le Half Life vibes.  

Nei panni di un alieno di nome Sonja (eh si, perché se da umano vi trovate su un altro pianeta, catapultato li’ per un incasinatissimo problema interdimensionale, l’alieno siete voi),  ci ritroveremo intrappolati in una struttura scientifica guidata da un enigmatico personaggio, Brian, su un pianeta sconosciuto. L’obiettivo, manco a dirsi, è fuggire raggiungendo il nucleo del reattore quantico che alimenta la struttura.

La trama si dipana tra continui colpi di scena in una sequela di ambientazioni fantascientifiche, pescando a piene mani dai classici del genere come Half-Life e Portal, riuscendo però a ritagliarsi una propria personalità grazie allo humor nero e nonsense che pervade i dialoghi. Peccato per un finale un po’ frettoloso che lascia alcuni punti in sospeso, ma che comunque non incide sulla nostra valutazione generale della sceneggiatura, capace di appassionare nonostante la derivatività del concept.

Gameplay

Sul versante del gameplay, Vertigo 2 si presenta come uno shooter solido, con un sistema di movimento ibrido (continuo e teleporting) ed un gunplay ben implementato ma soprattutto divertente. Il level design alterna fasi platform a scontri con orde di nemici appartenenti a specie aliene dalle caratteristiche uniche, passando pure per sezioni a bordo di astronavi dove, nel ruolo del mitragliere, dovremo far fuori sciami di astronavi lanciate alla nostra caccia e che ci hanno ricordato il miticolo capitolo 4 di Half Life 2, Water Hazard.

Per quanto riguarda il roster dei nemici si va da semplici robot, a umanoidi con testa a forma di mano, passando per strane facce di carne cubica (dotate di chiappette), dinosauri dalla testa dura e simpatici alieni spara larve.  Per non parlare delle Boss fights, davvero stellari.

La varietà di avversari obbliga il giocatore a cambiare strategia e sfruttare al meglio l’arsenale a disposizione, formato da una quindicina di bocche da fuoco dalle proprietà esotiche, che possono essere upgradate in specifici macchinari sparsi tra i livellI in maniera molto simile a quanto visto su Half Life Alyx. Come si addice ad un buon gioco VR, le armi dovranno essere caricate manualmente, ma è possibile attivare l’autoricarica tra le tante opzioni di gameplay, mentre per quanto riguarda le munizioni, le stesse si autorigenereranno alla vostra cintola.

Peccato per l’assenza di feedback aptico e grilletti adattivi sui controller Sense, due feature che avrebbero potuto donare più carattere alle armi, ma che lo sviluppatore ha già annunciato arriveranno in un prossimo update.

Longevità

La longevità è un altro dei punti di forza del titolo. La prima run, suddivisa in 18 capitoli, può essere completata in circa 10 ore, un valore già notevole per gli standard VR. Sin da subito è possibile però attivare i “mutators“, che aumentano la difficoltà del titolo o la riducono, o scegliere di impersonare un protagonista differente (compreso Brian, delle Brian Industries), ciascuno con diverse caratteristiche e buffs. Una volta completato il gioco, inoltre, è possibile attivare la modalità NG+, e provare approcci ed armi alternative. Ad un certo punto, infatti, il gioco introduce anche la possibilità di scegliere tra due diversi percorsi che vi porteranno a guadagnare un’arma esclusiva e una speciale boss fight per ciascun percorso. Tutto questo aggiunge un ulteriore layer di rigiocabilità al titolo, davvero non comune per un titolo VR.

Comparto tecnico,

Dal punto di vista tecnico, Vertigo 2 sfrutta discretamente l’hardware di PS5 e PSVR2. Il comparto grafico non fa gridare di certo al miracolo, pur mantenendosi su un buon livello grazie ad ambientazioni suggestive e nemici ben caratterizzati, ma in ogni caso senza raggiungere il livello di dettaglio della versione PC, che resta ancora superiore e non solo per manifesta superiorità hardware. Le texture sono infatti in generale in più bassa risoluzione e si avverte la perdita di dettaglio. Il foveated rendering c’è, ed è funzionale al mantenimento di un buon frame rate intorno ai 90FPS senza reprojection, anche se in alcune specifiche occasioni il framerate cala bruscamente.

Al lancio il gioco era ancora afflitto da diversi bug, anche bloccanti cioè in grado di impedire al giocatore di proseguire, bug che però sono stati immediatamente risolti con la prima patch disponibile. Nel nostro caso specifico, inoltre, alcuni bug come quelli dei sottotitoli (solo in inglese) che non apparivano nonostante fossero stati attivati e quello che bloccava alcuni menù al centro dello schermo, sono stati fixati il giorno successivo al lancio con update specifici. Permane qualche bug qua e là come personaggi che si incastrano, o fluttuano nell’aria, ma niente di particolarmente grave.

L’assenza dei sottotitoli in italiano, purtroppo, si fa sentire anche per chi è piuttosto avvezzo all’inglese: alcuni dei dialoghi sono infatti infarciti di modi di dire e i personaggi parlano in modo molto rapido, tanto che seguirlli, anche con l’ausilio dei sub in inglese, non è sempre facile. La colonna sonora, che ricorda il primo e il secondo Half Life, e il doppiaggio originale sono comunque ben fatti anche se a volte è un po’ difficile capire chi sta parlando.

Comfort

Commento finale

In conclusione, Vertigo 2 si presenta come uno dei migliori FPS VR su PSVR2, con un level design originale, un gunfight estremamente soddisfacente grazie ad un roster di armi di prima categoria, una trama appassionante ed una incredibile longevità e rigiocabilità. Qualche piccolo difetto e bug iniziale è stato prontamente risolto negli aggiornamenti post lancio e oggi il titolo è sicuramente nella hall of fame dei migliori sparattutto per PSVR 2. Manca ancora un passo per considerare Vertigo 2 un instant classic PlayStation VR 2 –  l’aggiunta ad esempio del feedback aptico ed un po’ di polishing ad un frame rate non sempre impeccabile – ma se amate le ambientazioni alla Half Life  e gli sparattutto fantascientifici folli e divertenti, è uno di quei titoli immancabili nella vostra libreria.

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