Meta ha lanciato un nuovo servizio di abbonamento per i giochi VR chiamato Quest+, paragonabile a Netflix per i videogiochi. A un costo di 8 dollari al mese o 60 dollari all’anno, gli utenti avranno accesso a due giochi o app per Quest ogni mese, scelti dal team di Meta. I titoli saranno una combinazione di giochi popolari e gemme nascoste, e resteranno nella libreria degli utenti fintanto che questi manterranno attiva la loro sottoscrizione.
Quest+ sarà disponibile in tutto il mondo (anche se per adesso sembra sia accessibile solo dagli USA) e, per festeggiare il lancio, c’è una promozione di un dollaro per il primo mese se ci si abbona tra ora e il 30 luglio. Tuttavia, i due giochi mensili saranno una sorpresa e non saranno rivelati fino al primo giorno di ogni mese. Ciò significa che non ci saranno nuovi giochi disponibili il giorno del lancio e non è chiaro se titoli più grandi saranno inclusi nel servizio.
Il servizio di abbonamento potrebbe essere un modo per Meta di compensare le perdite sostenute dalla vendita dell’hardware e mettere in risalto alcuni titoli meno noti in maniera non dissimile da quanto fanno già Sony con il suo servizio PlayStation Plus e Microsoft con Game Pass. Non solo, Quest+ potrebbe anche servire a stimolare l’interesse degli utenti che hanno lasciato in disparte il loro visore VR per l’assenza di nuove esperienze di rilievo, facendogli conoscere nuove gemme nascoste che aspettano solo di essere scoperte.
Tuttavia, la selezione di giochi è un fattore chiave per il successo di Quest+. La libreria di giochi VR di Quest, sebbene sia estremamente corposa ( qui trovate la nostra guida ai migliori giochi Quest 2) ed in crescita, non possiamo di certo dire che nell’ultimo periodo abbia offerto esperienze veramente esaltanti, di certo non comparabili con giganti come PlayStation, Microsoft (ehm…) e Nintendo.
La prova dei fatti ci dirà, comunque, quanto Meta intenda spingere sul nuovo servizio, puntanto alle migliori esperienze disponibili sul Quest 2 e Quest 3 o puntando a titoli meno conosciuti, che in VR significa titoli praticamente sconosciuti, in quest’ultimo caso riducendo notevolmente il valore per gli utenti.
Per quanto riguarda i giochi già annunciati per il servizio, non ci si può di certo lamentare. I primi due titoli disponibili su Quest+ sono infatti “Pistol Whip” e “Pixel Ripped 1995”, due titoli assolutamente da considerare anche per un acquisto stand alone (il primo è tra i nostri assoluti best of). Ad agosto, invece sarà il turno di un altro titolo imperdibile Walkabout Mini Golf di Mighty Coconut e MOTHERGUNSHIP: FORGE di Terrible Posture Games.
In conclusione, il tempo sarà la prova definitiva per il successo di Quest+. È un nuovo servizio nel panorama VR e bisognerà vedere come influenzerà la comunità e come reagiranno altre aziende del settore.