Recensione Maestro (PS VR2): ecco un gioco che in VR fa veramente la differenza.

9 out of 10
PRO Incredibilmente divertente e originale | Hand tracking aggiunge un livello di immersività ulteriore | Ottimo rapporto qualità-prezzo della versione Complete | Tracklist di alta qualità Contro ... Ma un po' scarna | Qualche imprecisione di troppo con l'hand tracking Commento finale Maestro rappresenta un punto di svolta nel panorama del rhythm gaming VR che finalmente supera il classico - seppur divertente - affetta i cubi/becca i palloncini del colore giusto, introducendo un'esperienza vicina (con le dovute proporzioni) a quella di un vero direttore d'orchestra. L'hand tracking di PS VR2 trova in Maestro la sua applicazione più raffinata e convincente, dimostrando il potenziale della tecnologia quando viene sfruttata con intelligenza e creatività e, sebbene con qualche imprecisione, che speriamo possa essere migliorata in futuro, ha reso davvero indimenticabile la nostra esperienza. Double Jack insomma ha creato un prodotto che funziona sotto tutti i punti di vista. Un'idea geniale che parte da un concetto semplice, trasformata in uno dei migliori rhythm gaming in circolazione.

La realtà virtuale ed in particolare il gaming in realtà virtuale per poter funzionare deve offrire qualcosa di diverso rispetto a quanto offerto dalle versioni “Flat”. Le tecnologie più avanzate hanno davvero poco senso se l’esperienza VR si limita ad una mera “visione immersiva”. Il vero punto di rottura della VR sta nella capacità di trasformare davvero la percezione del mondo di gioco in un mondo “reale”, offrendo esperienze impossibili con qualsiasi altro medium. Ebbene con Maestro, il team francese Double Jack è riuscito a fare proprio questo: utilizzare la VR per offrire un’esperienza di gioco assolutamente impossibile con i giochi flat.

Maestro è infatti il primo simulatore di direzione orchestrale. Un gioco che vi mette al centro di un palcoscenico non per scimmiottare uno strumento, o affettare cubi a tempo di musica, (attività sia chiaro incredibilmente divertenti) ma per dirigere un’intera orchestra. Ma non è tutto, perchè il gioco è anche il primo a sfruttare appieno le potenzialità dell’hand tracking di PS VR2, elevando il rhythm gaming a una dimensione completamente nuova.

Gameplay: l’arte della direzione orchestrale in VR

Come dicevamo, Maestro non è semplicemente un altro rhythm game. Il cambio di paradigma sta proprio nel concetto di gioco: se da bambini o da adulti avete mai provato l’irresistibile tentazione di ondeggiare una penna a tempo di musica, o vi siete scoperti ad indicare a destra o sinistra simulando l’ingresso degli ottoni o degli archi, avrete già un’idea di massima del gameplay del gioco. Bacchetta virtuale in mano, di fronte a un’orchestra completa di musicisti virtuali pronti a seguire ogni vostro gesto, dovrete seguire le indicazioni che scorreranno davanti a voi, a destra, a sinistra dall’alto o dal basso, a seconda della disposizione dei musicisti e del coro.

Le indicazioni sono di diverso tipo: delle frecce direzionali vi indicheranno dove agitare la vostra bacchetta per tenere il tempo, mentre i cerchi concentrici che compariranno in corrispondenza di sezioni dell’orchestra, vi permetteranno di indicare ai musicisti il corretto attacco. Alzando il palmo della mano verso l’alto o abbassandolo, controllerete il crescendo o il diminuendo. Alcune variazioni, come ad esempio le frecce direzionali gialle o la doppia freccia gialla, vi chiederanno di effettuare gesti più ampi o con entrambe le mani per dare maggiore espressività ed enfasi alle note.

Se questo vi suona strano, possiamo assicurarvi che l’esperienza, una volta indossato il visore, è davvero entusiasmante ed assolutamente naturale. Dopo il primo tutorial, vi sentirete infatti già un maestro d’orchestra con anni di esperienza.

Un’altra peculiarità di Maestro è che, a differenza di altri Rhythm games dove è necessario beccare “la nota” al momento giusto, qui dovrete anticiparle, proprio per dare il tempo ai musicisti di eseguirle. Quando il tempo per l’esecuzione scade, sentirete una stonatura o una imprecazione dei musicisti a segnalarvi l’errore. Accumulatene troppi e invece dei fiori, dal pubblico cominceranno a piovere insulti, fischi e … pomodori.

Il cuore pulsante dell’esperienza su PS5 risiede nell’hand tracking di PS VR2, una tecnologia che in Maestro finalmente riesce ad essere sviluppata a dovere. A differenza di altri titoli VR che si affidano principalmente ai controller, Maestro permette infatti di dirigere l’orchestra utilizzando esclusivamente le mani, creando un’immersione senza precedenti. L’hand tracking su PS VR 2 funziona discretamente bene, anzi forse anche meglio della versione Quest 3, ed è indubbio che il grado di coinvolgimento utilizzando solo le mani è sicuramente maggiore; tuttavia, eseguendo la stessa aria più volte con controller è evidente la maggiore precisione di questi ultimi, il che vi permette di azzeccare il tempo con molta più facilità.

Tracklist: Un Viaggio Attraverso i Capolavori Musicali

La Complete Edition di Maestro per PS VR2 include ben 30 composizioni distribuite tra il gioco base e tre DLC tematici. Alle tracce del gioco di base che comprendono classici della musica classica come i Carmina Bruana, Sinfonia dal nuovo Mondo di Dvořák (in assoluto la nostra preferita) e la Quinta Sinfonia di Beethoven, si aggiungono anche i tre pacchetti DLC usciti sino ad ora: il primo dedicato a Star Wars, il secondo alla magia in generale, con composizioni da Harry Potter e Fantasia, e il terzo dedicato al fantasy con opere tratte dal Signore degli Anelli e il main theme di Game of Thrones. La lista completa la trovate nei box qui sotto.

Ciascuno dei brani può essere eseguito con tre diversi livelli di difficoltà, facile, normale e difficile, quest’ultimo rappresenta una sfida estrema non soltanto tecnica ma anche fisica, per i maestri virtuali più esperti e prestanti, con variazioni rapide e complessità gestuale elevata.

Un incentivo a migliorarsi e a rigiocare.

Anche la progressione è ben fatta. Completare le arie vi permette di sbloccare le successive, e punteggi più alti vi consentono di sbloccare costumi e personalizzazioni. Il gioco offre inoltre una classifica competitiva online che vi permette di confrontarvi con altri direttori virtuali in tutto il mondo.

Maestro Duel of Fates DLC

La personalizzazione grazie ai set cosmetici e alle bacchette personalizzabili è piuttosto elevata ma alcune visivamente rendono meglio delle altre. Ci hanno ad esempio un po’ deluso le bacchette incluse nel DLC Duel of Fates, che avrebbero dovuto essere davvero epiche considerando che si tratta di lightsabers!

Maestro DLC

Comparto grafico da migliorare

L’aspetto visivo e sonoro di Maestro non è particolarmente brillante. Sebbene le sette tematiche diverse, dai teatri classici alle location fantasy o cimiteri, ognuna con la propria atmosfera e caratteristiche acustiche, siano ben caratterizzate, l’aspetto grafico non è sicuramente il punto di forza della produzione. Il pubblico è piuttosto basico, reagisce dinamicamente alle performance: applausi scroscianti per le esecuzioni perfette, fischi per quelle meno riuscite, ma i modelli poligonali sono piuttosto “piatti” e datati.

Maestro Duel of Fates DLC

musicisti virtuali dell’orchestra hanno tutti espressioni rigide, e anche i qui i modelli sono sin tropo vetusti soprattutto considerando le potenzialità di PS5. Discorso diverso per il vostro mentore e tuttofare, che invece è ben caratterizzato.

C’è margine per migliorarsi

Nonostante l’eccellenza generale, Maestro presenta alcune problematiche che dobbiamo segnalare. Il supporto all’hand tracking, per quanto di discreto livello, presenta ancora delle limitazioni soprattutto nei movimenti più rapidi. Per una partita occasionale va più che bene, ma se intendete competere e migliorarvi nei punteggi, i controller sono assolutamente essenziali.

Nonostante alcuni brani eccezionali, la varietà non è così tanta. Siamo sicuri che con il tempo i DLC renderanno la playlist ancora migliore, ma si tratta di espansioni a pagamento (La complete edition in questo senso è molto conveniente in quanto a 44 euro, include tre DLC ognuno dei quali costa 9 euro). Il supporto a tracce personalizzabili potrebbe rappresentare una vera svolta (magari anche tramite mod come successo con Beat Saber).

Dal punto di vista grafico, inoltre, qualche sforzo in più soprattutto su PS VR 2 era necessario (sembra di giocare la versione Quest 3).

Maestro Doom And Bound DLC

Commento finale

Maestro rappresenta un punto di svolta nel panorama del rhythm gaming VR, che finalmente supera il classico – seppur divertente – affetta i cubi/becca i palloncini del colore giusto, introducendo una esperienza vicina (con le dovute proporzioni) a quella di un vero direttore d’orchestra.

L’hand tracking di PS VR2 trova in Maestro la sua applicazione più raffinata e convincente, dimostrando il potenziale della tecnologia quando viene sfruttata con intelligenza e creatività e, sebbene con qualche imprecisione che speriamo possa essere migliorata in futuro, ha reso davvero indimenticabile la nostra esperienza.

Double Jack insomma ha creato un prodotto che funziona sotto tutti i punti di vista. Un’idea geniale che parte da un concetto semplice, trasformata in uno dei migliori rhythm gaming in circolazione.

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