Il Google I/O 2025 si conferma l’evento tech più atteso dell’anno, catalizzando l’attenzione di sviluppatori, aziende e appassionati di tecnologia. L’edizione di quest’anno ha visto l’intelligenza artificiale come protagonista assoluta, ma non sono mancate sorprese in ambito realtà aumentata, realtà virtuale e strumenti creativi per la produzione di contenuti digitali. Ecco una panoramica delle principali innovazioni annunciate al Google I/O 2025 in particolare su realtà aumentata e Android XR.
Gemini 2.5: AI sempre più potente e personalizzabile
La famiglia Gemini si arricchisce con i modelli Gemini 2.5 Pro e Gemini 2.5 Flash. Il primo introduce la modalità Deep Think, capace di ragionamenti avanzati e risposte più accurate, soprattutto in ambiti complessi come matematica e programmazione. Gemini 2.5 Flash, invece, è stato perfezionato per offrire risposte rapide e a basso costo, ideale per sviluppatori e aziende che necessitano di performance elevate e tempi di risposta ridotti17.
Tra le novità spiccano:
- Personalizzazione delle interazioni vocali: ora è possibile scegliere tono, accento e stile della voce di Gemini, con sintesi vocale migliorata e supporto per oltre 24 lingue.
- Sicurezza avanzata: Gemini offre protezione contro attacchi sofisticati come le prompt injection indirette.
- Strumenti per sviluppatori: riassunti strutturati del ragionamento, controllo del budget di calcolo token e maggiore integrazione con strumenti open source.
AI Mode: la Ricerca Google diventa conversazionale
Una delle novità più rivoluzionarie è l’introduzione di AI Mode nella Ricerca Google (per ora negli Stati Uniti). Evoluzione degli AI Overviews, di cui vi sarete sicuramente accorti effettuando qualche ricerca su google a volte anche per la loro “non precisione nella risposta”, questa modalità permette di ricevere risposte dettagliate, strutturate e basate su fonti in tempo reale, con la possibilità di affinare la ricerca tramite domande di follow-up. L’esperienza si fa sempre più simile a una chat, con risposte articolate e ipertestuali, pensate per aiutare l’utente a esplorare temi complessi in modo naturale.
Android XR e gli occhiali smart: Google punta sulla realtà mista
Grande attenzione anche per la piattaforma Android XR, destinata a diventare lo standard per visori e dispositivi di realtà aumentata, mista e virtuale. Presentati i primi prototipi di occhiali smart sviluppati in collaborazione con Gentle Monster e Warby Parker: questi dispositivi promettono di rivoluzionare l’esperienza quotidiana grazie a funzionalità come traduzione in tempo reale, assistenza contestuale e navigazione aumentata direttamente sulle lenti.

Android XR nasce per unificare l’ecosistema XR e sfidare i colossi del settore come Meta (con la serie Quest) e Apple (con Vision Pro), puntando su interoperabilità, esperienze immersive e integrazione con i servizi Google. I primi prodotti commerciali sono attesi entro la fine del 2025.

Google Beam: la nuova era delle videochiamate 3D
Google si appresta a lanciare nel 2025 una piattaforma di videoconferenza olografica che promette di trasformare radicalmente il modo in cui interagiamo a distanza. Ribattezzato Beam, il progetto (inizialmente noto come Project Starline) combina display a campo luminoso, intelligenza artificiale e cloud computing per creare un’esperienza di presenza fisica condivisa, come se i partecipanti fossero nella stessa stanza.
In collaborazione con HP, il colosso di Mountain View ha annunciato durante il Google I/O i primi dispositivi commerciali, previsti per il prossimo anno. Un traguardo che corona anni di sviluppo tecnologico, passando da prototipi ingombranti a soluzioni eleganti e scalabili.
Tecnologia avanzata per un realismo senza precedenti
Al cuore di Beam troviamo: – Un display a campo luminoso che ricostruisce la prospettiva tridimensionale in tempo reale – Sei telecamere posizionate ad angoli strategici per catturare ogni dettaglio dell’utente – Un modello AI che elabora i dati visivi nel cloud, generando un ologramma fedele con mantenimento di: – Contatto visivo naturale – Microespressioni facciali – Linguaggio corporeo
“La combinazione del nostro modello video AI e del display a campo luminoso permette di stabilire un contatto visivo e leggere le sfumature come se si fosse faccia a faccia”, ha dichiarato Google attraverso i suoi canali ufficiali.
L’integrazione con Google Meet include inoltre una modalità di traduzione vocale in tempo reale che preserva tono della voce ed espressività dell’oratore originale.
Nella sostanza gli interlocutori avranno la sensazione di trovarsi faccia a faccia tra loro grazie ad una simulazione olografica (che in realtà non è un vero e proprio ologramma) generata dalla compenetrazione di diverse tecnologie.
Design semplificato e lancio imminente
Rispetto ai primi prototipi, la versione finale si presenta come: – Un display simile a un televisore – Un’unità di elaborazione compatta – Architettura basata su cloud che riduce l’hardware necessario
Google ha sviluppato un design di riferimento per permettere a partner come HP di commercializzare dispositivi compatibili. I primi modelli HP verranno presentati a InfoComm a giugno, con rollout iniziale previsto per aziende tra cui: – Deloitte – Salesforce – NEC – Duolingo
Prestazioni e accessibilità
Sebbene il prezzo ufficiale verrà svelato a giugno, fonti attendibili suggeriscono una parità di costo con i sistemi di videoconferenza professionali attuali. Una scelta strategica per favorire l’adozione in ambito corporate.
Creatività digitale: Veo 3, Imagen 4 e Flow
Google ha presentato anche strumenti avanzati per la generazione di contenuti:
- Veo 3 e Imagen 4: nuovi modelli AI per la generazione di video e immagini di alta qualità.
- Flow: piattaforma che integra Veo, Imagen e Gemini per la produzione cinematografica assistita dall’intelligenza artificiale. Flow consente di descrivere scene, gestire cast, luoghi e stili tramite linguaggio naturale, rivoluzionando la creazione di video e storie digitali.
Questi strumenti insieme hanno dimostrato potenzialità davvero impressionanti capaci di rivaleggiare con produzioni cinematografiche di alto livello nelle giuste mani.
Traduzione vocale in tempo reale e Project Astra
L’AI di Google potenzia anche la traduzione vocale quasi istantanea su Meet e Beam, rendendo possibili conversazioni multilingue fluide e naturali. Inoltre, con Project Astra integrato in Gemini Live, arriva la condivisione dello schermo in tempo reale, ampliando le possibilità di collaborazione e supporto remoto.
Google I/O 2025 segna la svolta verso l’AI pervasiva e la realtà mista
L’edizione 2025 del Google I/O segna un punto di svolta: l’intelligenza artificiale diventa il cuore pulsante dell’ecosistema Google, integrandosi in prodotti, servizi e dispositivi che puntano a rendere la tecnologia sempre più accessibile, utile e immersiva. Dalla ricerca conversazionale alla realtà aumentata, passando per la creatività digitale, Big G si conferma leader nell’innovazione, pronto a ridefinire il modo in cui viviamo e lavoriamo.