Dopo Cannes, anche al Tribeca Film Festival, una delle più importanti manifestazioni cinematografiche per il cinema indipendente e d’autore, è stato l’anno del Cinema immersivo. La manifestazione infatti quest’anno ospitava un’intera sezione dedicata ai film in VR e AR denominata Tribeca Immersive, con otto film in gara e tanti altri film ed esperienze fuori concorso.
Situata nel cuore del popolare quartiere Tribeca di Manhattan, la manifestazione nata nel 2002 grazie agli sforzi di Jane Rosenthal, Robert De Niro e Craig Hatkoff con lo scopo di contribuire al recupero di Lower Manhattan e dare nuova linfa vitale alla città dopo gli attentati dell’11 settembre, è da allora sempre stata il teatro di grandi sperimentazioni audiovisive, e pertanto il Cinema XR (l’insieme delle tecnologie VR e AR) è da subito sembrato il suo teatro d’elezione.
Quest’anno la vetrina di titoli immersivi comprendeva opere molto particolari, di cui vogliamo segnalarvi le più interessanti qui sotto.
Container
Container (vincitore del concorso) è un film in VR a 180 gradi inquietante e sconvolgente che accompagna gli spettatori in un viaggio in continua trasformazione, che inizia a Clifton Beach, a Città del Capo, dove si trovano le tombe dei 221 uomini e donne ridotti in schiavitù e annegati in catene quando una nave negriera affondò nel 1794. Attraverso un mix di documentario e fiction, lo spettatore viene condotto in un viaggio sconosciuto nel mondo dei prodotti e delle persone.
Evolver
EVOLVER di Marshmallow Laser Feast è un’esperienza collettiva di realtà virtuale che proietta il pubblico all’interno del corpo, seguendo il flusso di ossigeno attraverso il nostro sistema sanguigno ramificato, fino a una singola cellula “che respira”. Attraverso questa narrazione trascendentale, diventa chiaro che il respiro non solo dà vita, ma ci connette anche al mondo naturale attraverso il ciclo della respirazione.
Inducendo alla trance e all’inquietudine, Evolver è una dedica all’arte di esistere, di cambiare in ogni momento e di influenzarsi a vicenda con l’azione apparentemente più semplice: respirare. Questa opera d’arte ispirata al ciclo della respirazione è stata vissuta al meglio attraverso la VR come un’interazione personale ed emotiva che ci riporta a noi stessi.
Iago
IAGO è un musical in realtà aumentata che esplora la mente di uno dei villain più celebri della storia, lo IAGO dell’Otello di Shakespeare. L’opera esplora la psicologia e la storia delle origini di Iago reimmaginato come donna. Rivedendo i ricordi olografici, Iago utilizza la musica rock e le parole originali dei testi Shakespeare come testo delle sue canzoni, per dar vita alla sua gelosia e trasformandosi letteralmente ne “il mostro dagli occhi verdi“, che distrugge tutti e tutto nel suo percorso di vendetta.
Plastisapiens
Platisapiens è un’opera surrealista di eco-fiction, un invito a esplorare l’influenza dell’uomo sull’ambiente e, allo stesso tempo, un’esplorazione di come l’ambiente influisce sull’evoluzione umana. Questa opera speculativa, giocosa e ironica immagina un futuro in cui la plastica e la vita organica si fondono per creare una nuova forma di vita. Gli spettatori viaggeranno a ritroso nella preistoria per scoprire che condividono le stesse origini della plastica, fino a mutare in Plastisapiens e scoprire la Plastosfera.
Missing Pictures
Per ogni film realizzato, decine di immagini restano per sempre disperse. Missing Pictures è una serie a puntate che offre ai registi la possibilità di raccontare alcuni punti chiave di alcune loro opere: perché il film è importante per lui e perché non è mai stato realizzato. Missing Pictures dà vita a film non realizzati di Abel Ferrara, Tsai Ming-Liang, Catherine Hardwicke, Lee Myung-Se e Naomi Kawase.
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