Il settore degli occhiali intelligenti si arricchisce di una nuova proposta dedicata agli sportivi. Reebok, in collaborazione con Innovative Eyewear Inc., ha presentato una linea di smart glasses progettati specificamente per atleti, integrando tecnologie audio avanzate e un assistente vocale potenziato da ChatGPT.
Caratteristiche tecniche
La gamma Reebok Smart Eyewear, disponibile sotto il brand Lucyd Eyewear, comprende quattro modelli ottimizzati per diverse discipline, dallo snowboarding alla corsa. Ogni paio è dotato di:
- Altoparlanti e amplificatori ad alta fedeltà
- Microfoni per la cattura vocale
- Equalizzatori tarati per ambienti sportivi
- Connettività Bluetooth per l’accoppiamento con smartphone
Una volta abbinati a un dispositivo mobile, gli occhiali abilitano funzionalità come: – Assistenza tramite Gemini (Google) o Siri (Apple) – Gestione di chiamate e messaggi vocali – Navigazione GPS e riproduzione musicale – Accesso a un modello personalizzato di ChatGPT via app Lucyd, utile per ricevere programmi di allenamento su misura o analisi delle prestazioni.

L’autonomia si attesta sulle 8 ore, mentre il prezzo di lancio è fissato a 199 dollari.
Strategia di mercato
A sostegno del lancio, Reebok ha scelto come testimonial l’ex calciatore e analista sportivo Micah Richards. La mira è conquistare una fetta di un mercato in crescita: le stime prevedono che il settore degli smart glasses raggiungerà i 13 miliardi di dollari entro il 2030.
Attualmente, il dominio è di Meta con i suoi Ray-Ban Meta Smart Glasses, che hanno superato i 2 milioni di unità vendute nel 2024 e offrono funzionalità IA avanzate come traduzione in tempo reale. Anche Google sta sperimentando prototipi con display integrati, segnalando una competizione sempre più agguerrita.
Dove va il mercato degli indossabili smart
Dopo Meta e Rayban, l’ingresso di Reebok nel segmento segna un’ulteriore tendenza che avevamo già visto con gli smartwatch, quella di personalizzare le tecnologie indossabili per nicchie specifiche. Se da un lato i produttori puntano su integrazioni IA sempre più sofisticate, dall’altro la sfida rimane bilanciare utilità, design e accessibilità economica. Resta da vedere se questi occhiali sapranno distinguersi nell’affollato panorama dei dispositivi connected.