Google svela i suoi smart glasses con display integrato e supporto a Gemini

Prototipo dimostrato durante una TED Talk

Durante l’evento TED Humanity Reimagined a Vancouver, in Canada, Shahram Izadi e altri dirigenti Google hanno presentato un prototipo di occhiali intelligenti dotati di intelligenza artificiale. L’assistente Gemini, integrato nel dispositivo, sfrutta una fotocamera incorporata per offrire funzionalità avanzate, tra cui il riconoscimento visivo e l’interazione contestuale.

Design e funzionalità innovative

Gli occhiali, dall’aspetto simile a modelli tradizionali, integrano un display miniaturizzato. Nishta Bathia, product manager per Glasses & AI, ha illustrato diverse applicazioni pratiche, tra cui la funzione Memory, che consente di localizzare oggetti smarriti (come le chiavi) analizzando l’ambiente circostante. Il sistema è inoltre in grado di registrare, tradurre e trascrivere conversazioni in tempo reale, supportando lingue come l’inglese e l’hindi.

“Questi occhiali funzionano in abbinamento allo smartphone, scambiando dati in streaming. Questo permette di mantenere il dispositivo leggero e di accedere a tutte le app del telefono”, ha spiegato Izadi.

Google Smart Glasses prototype

Integrazione con Android XR e possibili competitor

Il prototipo si basa su Android XR, il sistema operativo per realtà estesa annunciato da Google a dicembre 2023. Durante la dimostrazione è stato accennato anche a Project Moohan, un visore per mixed reality sviluppato da Samsung in arrivo nel 2025.

Sebbene Google e Samsung non abbiano ancora ufficializzato un prodotto commerciale, fonti sudcoreane riportano che un modello in fase di sviluppo (codenome Haean) potrebbe debuttare entro l’anno. Resta da verificare se includerà un display simile al prototipo mostrato. L’obiettivo sembra essere competere con i Ray-Ban Meta Smart Glasses (attualmente senza display e venduti a 300 dollari), mentre Meta potrebbe a sua volta lanciare una versione con schermo nel 2024, sebbene a un prezzo superiore ai 1.000 dollari.

Un altro passo verso l’ubiquitous computing

Questa dimostrazione conferma l’interesse di Google nel potenziare l’interazione uomo-macchina attraverso dispositivi indossabili discreti ma capaci. La sfida tecnologica principale rimane bilanciare prestazioni, autonomia e design, senza rinunciare a un’esperienza utente fluida. Restano da chiarire tempi di commercializzazione e strategie di pricing, ma la direzione è chiara: gli occhiali intelligenti potrebbero presto evolversi da gadget a strumenti quotidiani, e la sfida con Apple e il suo Apple Vision Pro 2 è aperta.

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