Una gemma imperdibile
- Sistema di controllo profondo e divertente;
- comparto tecnico estremamente ben realizzato;
- worldbuilding credibile
- Dungeons poco esplorabili;
- nemici un po' ripetitivi;
- opzioni di controllo limitate;
Versione testata PCVR
Complice l’arrivo di Quest 2, che ha reso finalmente accessibile il mondo della VR a schiere di videogiocatori che hanno poca o nessuna familiarità con costosi PC da gaming, calibrazione dei settings e modding di app, il mercato della VR è finalmente esploso, convincendo sempre più sviluppatori e publisher “tripla A” a investire in quello che fino ad ora era essenzialmente un mercato di nicchia.
Proprio come mercato di nicchia, se si escludono produzioni del calibro degli immancabili HL: Alyx, Boneworks e Lone Echo, il settore è stato fino ad ora dominato da giochi “indie” nel concept o nella realizzazione con meccaniche di gioco estremamente semplificate per venire incontro alle “complicazioni” della VR.
E’ indubbio quindi che un gioco come RuinsMagus di cui ci occupiamo oggi, abbia sin dal suo annuncio suscitato più di qualche attenzione e speranza.
RuinsMagus, infatti, si presenta come un gioco fantasy in prima persona con elementi JRPG e uno stile Anime. Proprio la componente JRPG è quella più interessante, perché, come dicevamo, esistono davvero pochi titoli RPG in VR e ancora meno sono quelli di matrice marcatamente giapponese. Il genere infatti si credeva che mal si sposasse con l’’immediatezza necessaria ai giochi VR.
Ebbene RuinsMagus è la dimostrazione che è possibile creare un RPG di stampo giapponese (sebbene infarcito di elementi action all’occidentale) perfettamente funzionale in VR. Un miracolo e allo stesso tempo uno spartiacque per quello che è possibile fare in VR.
Una trama tipicamente anime
RuinsMagus ci mette nei panni di un Magus, una sorta di apprendista delle arti magiche investito di una missione più grande di lui, salvare il regno di Amnis da una minaccia magica attraverso la raccolta di determinati elementi. Sullo sfondo, personaggi interessanti, qualche storia d’amore e battute divertenti, se apprezzate l’ironia tipica dei manga e degli anime. In generale la lore del gioco lascia ampio spazio all’immaginazione disegnando personaggi e situazioni che sicuramente avrebbero meritato anche più spazio rispetto a quello concesso dalle 26 missioni contenute del gioco. Tuttavia il worldbuilding sebbene solo abbozzato è credibile e ancora una volta, tutto questo non è da considerarsi scontato nel mondo della VR.
Gameplay immediato e divertente
Il gameplay di RuinsMagus costituisce un buon mix di beat em up, dungeon crawlers ed elementi magici alla The Wizards e Wands, con qualche elemento qua e là che ci ha ricordato TLOZ: Breath of the wild.
All’inizio del gioco inizierete con un set di skill che comprende alcuni incantesimi di base, come il lancio di una sfera infuocata, la parata con lo scudo (equipaggiato sul braccio sinistro), il teletrasporto a corto raggio (blink) e alcune granate con effetti ad area e pozioni per la salute. Man mano che la progressione avanza il sistema diventa via via più complesso, richiedendo al giocatore di memorizzare tante gesture diverse. Nel gioco esistono un totale di 14 tipi di incantesimi, suddivisi tra primari e secondari e tra attacchi ad area e di precisione, tutti con possibilità di essere “caricati” per un danno maggiore. Il giocatore può abbinarne tre (un primario e due secondari) alla mano destra e colpire i nemici vi permetterà di caricare un colpo speciale con effetti devastanti.
Seppure i colpi siano infiniti, lanciare incantesimi consuma mana che può essere ricaricato semplicemente abbassando il braccio lungo i fianchi e premendo il tasto grilletto e presa.
Dopo le prime missioni necessarie a prendere dimestichezza con le vostre abilità di mago, e nelle quali farete davvero poca fatica ad eliminare i tanti nemici a schermo, troverete sempre più necessario imparare ad un usare la parata e la schivata. La parata che può essere effettuata alzando lo scudo della mano sinistra, consente anche di respingere al mittente gli attacchi avversari premendo con il giusto tempismo il tasto grilletto sinistro, con effetti la maggior parte delle volte devastanti.
Tuttavia, quando parerete gli attacchi nemici consumerete una “barra della stamina” terminata la quale vi ritroverete alla mercè dei colpi nemici. Occorre pertanto imparare a dominare lo strumento della schivata (Blink) controllabile tramite il controller sinistro.
Nel corso dell’avventura sbloccherete anche una serie di consumabili (pozioni) molto interessanti che vi aiuteranno soprattutto contro i boss nemici. A patto di trovarle prima di essere colpiti dall’avversario. I consumabili disponibili infatti vengono visualizzati all’altezza del petto e per selezionarli occorre scorrere tramite la levetta destra, tra tutti quelli disponibili senza possibilità di selezionarli in maniera diretta. Troviamo inspiegabile questa scelta di non includere un menù inventario (anche un menù a ruota sarebbe stato perfetto) attraverso il quale selezionare abilità, pozioni e tutto quanto sbloccato durante il gioco: uno dei pochi difetti di un gunplay che funziona alla grande.
L’obiettivo del giocatore è completare le missioni entrando nelle “rovine”, sconfiggendo i nemici e raccogliendo oggetti. RuinsMagus, seppure facile da comprendere nei meccanismi di base, a mano a mano che si va avanti nell’avventura, presenta una curva di difficoltà crescente, che rischia di mettere a dura prova i vostri nervi sin dal livello di difficoltà intermedio, tuttavia in nessun caso abbiamo provato frustrazione.
Al completamento delle singole missioni, concepite come delle arene chiuse da cui non è possibile tornare indietro, si ottiene una valutazione e una serie di oggetti che possono essere utilizzati per acquistare consumabili nel negozio.
Non c’è molto da esplorare e il percorso è quasi sempre estremamente lineare per cui non vi è un grande incentivo alla rigiocabilità. Questo unito ad una certa ripetitività delle attività da compiere, che viene ancor più accentuata da una altrettanto tediosa ripetitività dei nemici, è un vero peccato perché le potenzialità sarebbero davvero molte. In totale comunque il gioco può essere completato in circa 8/10 ore a seconda del livello di difficoltà scelto (facile, normale o difficile).
Giapponese fino al midollo
Uno degli aspetti che ci è piaciuto di più di RuinsMagus è sicuramente l’aspetto tecnico. Lo stile anime in cell shading, il design dei personaggi e delle armi, una colonna sonora eccellente ed un’ottimizzazione niente male per la versione PCVR, che si traduce in un buon frame rate anche con configurazioni non proprio all’ultimo grido (lo abbiamo provato con una GeForce 1070 e una 3080ti senza notare eccessive differenze), ne fanno un titolo sicuramente consigliato agli amanti degli anime che apprezzeranno anche la narrazione, sicuramente vicina agli standard estetici dell’animazione giapponese. Un po’ deludente la scarsa interattività con il mondo di gioco; la narrazione infatti è sempre scriptata e dominata da un fastioso effetto dissolvenza ogni qual volta si inizia una discussione con un personaggio nuovo. Una maggiore libertà di interazione con altri personaggi, soprattutto nell’hub avrebbe fatto sicuramente piacere.
Dal punto di vista delle opzioni comfort c’è davvero il minimo indipensabile, è possibile scegliere solo la rotazione a scatti a incrementi regolabili, ci sono però opzioni di teletrasporto e movimento continuo. Manca un’opzione per i mancini ma ci sono le opzioni per il gioco in piedi o da seduti.
Commento finale
RuinsMagus è uno di quei giochi che dovreste assolutamente avere nella vostra libreria, non solo perché in VR non troverete assolutamente nulla di simile, ma anche e soprattutto perché è un gioco incredibilmente divertente e ben fatto. Non è perfetto, certo, ma i suoi piccoli difetti non scalfiscono assolutamente un gameplay incredibilmente solido e articolato, un comparto tecnico, sia video che audio, assolutamente delizioso e un worldbuilding realistico e soprattutto interessante che ci fan ben sperare in un secondo capitolo di questa incredibile avventura.