Il Quest 3 lo sappiamo tutti è davvero un dispositivo straordiario. In rapporto al costo (in parte sovvenzionato da Meta) è in grado di offrire prestazioni senza pare ancora a nostro parere imbattute da qualsiasi altro visore.
Per offrire un prezzo molto accessibile, Meta ha però dovuto scendere a compromessi su alcune componenti, ed in particolare sull’head strap. Come abbiamo sottolineato nella nostra recensione di Meta Quest 3, l’Head Strap pur essendo migliorato rispetto a Quest 2, resta ancora scomodo da usare per più di pochi minuti. Il primo accessorio da mettere in carrello per migliorare la vostra esperienza, è quindi proprio l’head strap.
Il CMQ3 di Globular Cluster si propone come soluzione definitiva al problema del comfort durante le lunghe sessioni VR e dopo l’eccellente versione per PSVR 2 (qui la nostra recensione) che ha praticamente cambiato il nostro approccio al visore di Sony, le aspettative erano molto molto alte.

Unboxing e Design: non solo estetica
Il CMQ3 si basa su due concetti fondamentali di ergonomia: nessuna testa è uguale all’altra e la distribuzione ottimale del peso. Partendo da questo concetto Globular Cluster offre sicuramente il pacchetto più completo di accessori per un prodotto di questo tipo.
All’interno della confezione, infatti troviamo:
- head strap;
- ben tre fascie per la fronte: una in PU e schiuma, una in Tessuto e schiuma, una in tela traspirante e schiuma;
- una imbottitura in pu e schiuma per la parte superiore della testa più una fascia sempre per la parte superiore della testa, in tessuto se si preferisce non utilizzare l’imbottitura superiore;
- due pad posteriori uno in tessuto e schiuma, l’altro in silicone e tessuto antiscivolo, più una cover in silicone per i pad;
- La manualistica e il cavo USB per il collegamento della batteria (non inclusa).





A differenza del cinturino elastico stock del Quest 3, che concentra la pressione sul viso dell’utente, il CMQ3 adotta un approccio “halo-style” che distribuisce il peso tra la fronte e la parte posteriore della testa, riducendo drasticamente la pressione facciale.
La struttura principale dell’head strap è costituita da un telaio rigido ma leggero di appena 300 grammi senza batteria esterna, con un sistema di regolazione a manopola nella parte posteriore. A differenza di altri Headstrap “Halo”, il CMQ3 presenta due snodi che consentono un migliore adattamento alle diverse conformazioni craniche.

L’ingegneria dietro questa scelta rivela un’attenta analisi dei punti di pressione: il design permette infatti di alzare leggermente il visore rispetto al viso, sfruttando i punti di pivot sui lati che consentono una regolazione dell’angolazione senza compromettere la stabilità dell’insieme. Questa caratteristica è particolarmente apprezzabile durante movimenti rapidi in applicazioni ad alta intensità.

Materiali e Personalizzazione: Un Ecosistema di Comfort
Uno degli aspetti più impressionanti del CMQ3 è la varietà di opzioni di personalizzazione che offre. Come abbiamo già detto, il prodotto include tre differenti tipologie di imbottiture sia per la parte frontale che per quella posteriore:
Per quella frontale, ciascuna delle fasce è pensata per un utilizzo diverso,
- Imbottitura in tessuto sportivo traspirante (grigia) – ottimale per sessioni intense o climi caldi, consente ti tenere sempre asciutta la fronte.
- Imbottitura in pelle sintetica – facile da pulire e impermeabile al sudore, è sicuramente meno adatta in piena estate.
- Imbottitura in tessuto traspirante – offre la massima ventilazione e presa possibile, per sessioni ad alta intensità.


Sul retro, i due diversi tipi di pad sono più che altro una scelta legata al comfort e al gusto personale, offrendo entrambi un buon grip, che può essere aumentato con l’ulteriore cover in silicone fornita.





Questa diversificazione rappresenta un significativo valore aggiunto rispetto ai concorrenti, permettendo all’utente di adattare il prodotto alle proprie preferenze e alle diverse situazioni d’uso. Le imbottiture in tessuto sono anche lavabili in lavatrice, dettaglio non trascurabile per un accessorio che entra a contatto con la pelle per lunghi periodi. Ed in effetti se il motivo principale per cui si sceglie un Head Strap di terze parti è il comfort, poter scegliere tra diverse opzioni in ragione delle proprie preferenze personale è sicuramente un aspetto essenziale.
Il sistema include anche una fascia superiore imbottita ( o anche solo tessuto ) che allevia la pressione sulla parte alta del cranio, ulteriore elemento di comfort durante le sessioni prolungate.
Un altro elemento che abbiamo molto apprezzato è la facilità con cui è possibile sostituire questi componenti, grazie ai sistemi di aggancio a velcro, rende la personalizzazione un’operazione semplice e immediata.
Estensione della Batteria: Autonomia Ripensata
Il CMQ3 offre una soluzione intelligente al problema dell’autonomia limitata del Quest 3. A differenza di altri cinturini con batteria integrata, Globular Cluster ha optato per un approccio modulare, progettando un alloggiamento posteriore compatibile con le power bank Anker da 5.000 mAh, scelta motivata dalla reputazione di affidabilità di questi prodotti.
Questo sistema presenta vantaggi significativi come innanzitutto la possibilità di utilizzare il cinturino con o senza batteria, a seconda delle esigenze. Per sessioni di fitness o per lunghe sessioni simulative su Automobilista 2, dove abbiamo sempre utilizzato il cavo USB, è sicuramente preferibile fare a meno della batteria e preferire la leggerezza del visore. Quando invece è necessario utilizzare il visore per più tempo, basta agganciare la batteria ausiliaria, ottenendo un autonomia aggiuntiva di circa 2-3 ore.




Gli altri vantaggi di una soluzione come questa, sono la possibilità di sostituire la batteria scarica senza interrompere l’esperienza, in maniera simile a quanto fa Bobo con il suo S3, un migliore bilanciamento del peso tra fronte e retro del dispositivo e soprattutto la compatibilità con un prodotto di terze parti facilmente reperibile in caso la batteria dovesse cominciare a dare segni di cedimento.
Compatibilità con Interfacce Facciali: Un Ecosistema Integrato
Un aspetto particolarmente rilevante del CMQ3 di Globular Cluster è la sua perfetta integrazione con l’interfaccia facciale F3 dello stesso produttore (non inclusa nella confezione). Questa è basata su un sistema di attacco magnetico che permette un rapido passaggio tra diverse configurazioni:





- Configurazione standard – con interfaccia completa per massimo isolamento
- Configurazione “open-face” – ideale per sessioni di realtà mista
- Configurazione personalizzata – con diverse densità di imbottitura
La combinazione CMQ3 + F3 rappresenta un ecosistema completo che affronta in modo sistematico tutti i problemi di comfort del Quest 3, offrendo una flessibilità d’uso inedita nel panorama degli accessori VR.








Nella nostra prova abbiamo utilizzato quasi sempre la configurazione open face, un sistema simile a quello offerto da Quest Pro, che però aggiunge una cover in silicone per non disturbare con la luce esterna la visione.



L’effetto è sicuramente spaesante all’inizio, perchè non si avverte il contatto con la front mask, ma dopo un po’ ci si abitua tanto da non poterne fare più a meno. Purtroppo se si utilizza il visore per sessioni di fitness questa non è la soluzione migliore, perchè eliminando un punto di contatto, rende anche molto più instabile il visore e tendente ad oscillare in caso di movimenti veloci.


Il confronto con la concorrenza
Dal punto di vista tecnico, il CMQ3 di Globular Cluster si distingue per alcune peculiarità che meritano un’analisi approfondita ed in questo articolo facciamo un confronto sulle varie configurazioni disponibile, tuttavia per avere un quadro immediato delle differenze tra alcuni degli head strap più noti in commercio, potete dare uno sguardo alla tabella qui sotto.
Caratteristica | Kiwi Design H4 Boost | BoboVR S3 Pro | Globular Cluster CMQ3 | Quest 3 Stock |
Peso | 450g con batteria | 547g con batteria | 300g (400g con batteria) | 120g |
Capacità batteria | 6.000 mAh integrata | 10.000 mAh swappable | 5.000 mAh esterna | N/A |
Tempo ricarica | 2,5 ore (completa) | 3-4 ore | Dipende dal caricatore | N/A |
Autonomia aggiuntiva | ~3 ore | ~4 ore | ~2 ore | N/A |
Sistema di regolazione | Manopola + doppio pivot + slider | Manopola + pivot | Manopola + doppio pivot laterale | Elastico |
Raffreddamento | Passivo con design ventilato | Attivo con ventola regolabile | Passivo | N/A |
Opzioni imbottitura | 1 tipo premium | 1 tipo | 3 materiali diversi | 1 tipo |
Prezzo (USD) | Eur 80 in sconto 70 | Eur 90-100 | Eur 70 (senza batteria e facemask) in sconto 55 | Incluso |
Caratteristica distintiva | Ricarica dual PD ultraveloce | Ventola di raffreddamento | Massima personalizzazione | Leggerezza |
La scelta di non includere un sistema di raffreddamento attivo, presente invece nel Bobo VR S3 Pro, potrebbe sembrare una limitazione, ma utilizzando la facemask in configurazione “open-face”, aumentando la distanza tra il viso e il visore non ve ne è alcun bisogno, anzi questo offre sicuramente migliore circolazione dell’aria e una riduzione del surriscaldamento superiore a qualsiasi ventola.
Esperienza d’Uso: Dalla Teoria alla Pratica
L’installazione del CMQ3 risulta intuitiva, con un sistema di aggancio ai bracci laterali del Quest 3 che non richiede modifiche al visore e può essere completata in pochi minuti. La regolazione iniziale richiede alcune prove per trovare la posizione ottimale, ma una volta configurato correttamente, il dispositivo offre un’esperienza d’uso notevolmente superiore allo strap standard.
Il vero punto di forza emerge durante le sessioni prolungate: la quasi totale assenza di pressione facciale riduce drasticamente i “segni del VR” e il disagio associato, permettendo di concentrarsi completamente sull’esperienza virtuale. La stabilità durante movimenti rapidi è eccellente, con minime oscillazioni anche in applicazioni che richiedono movimenti energici.
La modalità “open-face”, ottenibile utilizzando la sola struttura senza interfaccia facciale o con l’interfaccia siliconica F3-S, offre un’interessante opzione per la realtà mista, consentendo una visione periferica del mondo reale senza compromettere la stabilità del visore.
Commento finale
Il CMQ3 di Globular Cluster rappresenta oggi una delle soluzioni più complete ed efficaci per migliorare l’ergonomia del Meta Quest 3. La combinazione di design intelligente, materiali di qualità e approccio modulare lo rende un investimento giustificato per chiunque utilizzi regolarmente il visore per sessioni prolungate.
La scelta di privilegiare la leggerezza e la personalizzazione rispetto all’integrazione di funzionalità aggiuntive come il raffreddamento attivo dimostra una chiara comprensione delle priorità degli utenti VR: il comfort prima di tutto.
Con un prezzo competitivo rispetto alle alternative premium, questo prodotto offre un eccellente rapporto qualità-prezzo, soprattutto considerando la varietà di opzioni incluse nella confezione. La possibilità di integrarlo con l’interfaccia facciale F3 dello stesso produttore crea inoltre un ecosistema coerente che affronta in modo sistematico tutti gli aspetti del comfort in VR. Il prezzo di 55 euro, già scontato rispetto all’originale di 70 è di per sè molto competitivo tuttavia aggiungendo il pacchetto per le diverse opzioni di Facemask (anch’essa in offerta a 49 euro) e la batteria Anker (26 euro su Amazon) si raggiunge un prezzo di 130 euro. Decisamente importante, ma comunque incredibilmente completo.
Per gli utenti di Meta Quest 3 che cercano di superare i limiti dell’hardware standard in termini di comfort ed autonomia, il CMQ3 di Globular Cluster rappresenta attualmente una delle soluzioni più complete ed efficaci disponibili sul mercato, confermando come gli accessori di qualità possano trasformare radicalmente l’esperienza d’uso di un dispositivo tecnologico.