Recensione Blade&Sorcery: Nomad

Disponibile in esclusiva su Meta Quest 2. Vers. software U10

Blade&Sorcery è il grande capolavoro della software house Warp Frog. Il titolo in questione infatti è considerato uno dei più importanti fighting game in VR e, dal 4 novembre 2021 è disponibile in versione stand alone per il visore di Meta Quest 2 con il nome di Blade&Sorcery: Nomad

Che gioco è?

Blade&Sorcery Nomad è un gioco hack and slash in realtà virtuale, il cui elemento principale sono le interazioni basate su una fisica ultra realistica. Lo “scopo” è eliminare NPC generati a nostro piacimento, con armi da taglio come pugnali, spade, lance o da lancio come gli archi, in un setting fantasy medievale. Come vedremo più avanti abbiamo utilizzato la parola “scopo” tra virgolette perchè a ben vedere in questa fase non c’è un vero e proprio obiettivo. Il gioco infatti è in versione early access, ovvero pur essendo pienamente giocabile e godibile, non rappresenta la versione definitiva dello stesso.

Il titolo ora come ora dispone infatti solo della modalità sandbox, ovvero una modalità che permette di girare liberamente per il mondo di gioco, personalizzare gli scontri le armi e sostanzialmente fare quello che ci pare senza un reale perchè. A detta degli sviluppatori il gioco potrà dirsi completo solo con l’uscita di una modalità chiamata “Crystal Hunt” che ci permetterà di avere una vera e propria “carriera”, migliorare armi, aumentare le statistiche del personaggio e tanto altro, e che il team di sviluppo conta di poter rilasciare entro il 2022.

Blade&Sorcery Nomad oggi insomma è una enorme tech demo, divertente e a tratti folle, ma sostanzialmente vuota in cui ambientazioni, armi ed NPC sono un pretesto per sfogare la nostra violenza e trovare nuovi modi per fare a pezzi gli avversari nelle diverse arene disponibili.

A primo acchito questa frase potrebbe sembrarvi un elemento negativo, ma vi assicuriamo che soltanto provandolo vi renderete conto che questo suo carattere da tech demo ha un suo perché ed è, a suo modo, incredibilmente divertente.

Afferra quella spada!

Affettare i vostri avversari, o infilzare le loro natiche sulla punta della vostra lancia, far saltare arti come fossero popcorn con la vostra pesante spada, è sadicamente divertente e a contribuire a questa malsana soddisfazione contribuisce una fisica delle armi davvero eccezionale.

Le armi sono il vero punto forte di questo titolo: lame, martelli, spade e archi – tutte raggruppate in una rastrelliera dove sarà possibile scegliere quella più gradita – hanno ciascuna un comportamento ed una fisica differente.

Se avete giocato al capolavoro di Stress Level Zero, Boneworks, altro titolo in cui la fisica è elemento essenziale dell’esperienza, saprete quindi che impugnare un martello con una sola mano non vi consentirà di imprimergli la giusta forza e che per penetrare la corazza di un avversario nemico non sarà sufficiente il solo “gesto” del fendente, ma dovrete anche materialmente imprimere una certa velocità al vostro colpo.

I ragazzi di Warp Frog sono riusciti con Blade&Sorcery Nomad non soltanto a ricreare una grande varietà di armi, ma anche a conferirgli peso, struttura, bilanciamento e una capacità di compenetrazione estremamente realistica e tutto ciò se si pensa che è gestito dal limitato hardware di Meta Quest 2 è davvero impressionante.

Non solo lame e frecce, attenzione alle fireballs!

Blade&Sorcery Nomad non dispone solo di taglienti lame ma vi consentirà anche di fare esperienza di ben tre tipi diversi di magia. I nostri compagni più fedeli? fuoco, elettricità e una sorta di forza cinetica alla Star Wars per sollevare oggetti. Il fuoco può essere lanciato addosso ai nemici sotto forma di palla di fuoco o abbinato alle armi da taglio per renderle incandescenti ed infliggere così maggiore danno ai nemici. L’elettricità può essere sparata dalle dita (eh si proprio come Darth Sidious) e la forza può essere usata per sollevare e scagliare oggetti contro nemici. Tutto contribuisce a conferirvi una certa, e anche questa malsana, sensazione di onnipotenza che vi spingerà a cercare nuovi modi per annientare gli avversari.

Oltre alla magia che usiamo per infliggere maggiori danni ai nemici, troviamo anche la possibilità di rallentare il tempo per eseguire uccisioni rallentate. Tuttavia questa abilità ha una durata limitata nel tempo, di appena trenta secondi quindi è necessario ricaricarla uccidendo nemici (se non avete voglia di ricaricare l’abilità potete andare nella voce “cheats” e abilitare il rallentatore infinito ndr.)

Blade&Sorcery Nomad recensione
Blade&Sorcery Nomad recensione

Un mondo fantastico ma vuoto

Come dicevamo nel gioco non vi sono modalità particolari, a parte quella sandbox e una sorta di tutti contro tutti che ci permetterà di far scontrare tra di loro gli NPC. Certo è possibile selezionare il livello di difficoltà, influendo su alcune determinate caratteristiche degli avversari, come ad esempio aggiungendo armature più spesse che impediranno il passaggio dei nostri fendenti, ma c’è ben poco altro per rendere gli scontri più interessanti. Neppure l’introduzione dei cosiddetti Dungeons, ovvero una sorta di mini missioni, sembra aver cambiato più di tanto la natura sandbox del titolo. Raggiungere l’obiettivo, completando la missione, appare infatti ben poca cosa rispetto ad una vera e propria campagna o quanto meno rispetto all’avere uno scopo reale per cui valga la pena giocare. E questo è il più grande e vistoso limite del gioco ora come ora.

Warp Frog ha promesso l’uscita dalla fase di early access per la fine di quest’anno e ci auguriamo davvero che le nuove modalità possano finalmente dare al titolo il rilievo che merita.

Come rendere il gioco epico sin da subito

Tuttavia è già ora possibile trasformare il titolo e renderlo più interessante, introducendo ad esempio armi che abbiamo sempre sognato di usare, nemici che non avremmo mai voluto sognare e magie che avete visto solo nei film… il tutto grazie alle mod.

Warp Frog infatti, anche su Quest 2, ha deciso di non limitare in alcun modo l’accesso alle mod della community, elemento che aveva fatto la fortuna del titolo su PCVR.

Ce ne sono di assurde, come “The Outer Rim” che con il suo peso di ben 11GB, aggiungerà al vostro Blade&Sorcery Nomad un insieme di spade laser, ambientazioni ed NPC direttamente dal mondo di Star Wars., e tantissime altre che davvero non immaginereste e che vi lasciamo la curiosità di scoprire da soli (qui trovate una guida all’installazione delle mod su Blade&Sorcery Nomad).

Le mod hanno un peso così importante in questi gioco che ci sentiamo di dire che probabilmente ora come ora il gioco vive proprio grazie a queste osì, si può trasformare Blade&Sorcery Nomad in un gioco completamente differente dalla versione originale Abbiamo già.

Blade&Sorcery Nomad recensione

Longevità

Blade&Sorcery Nomad è un gioco che in questa fase può essere definito tranquillamente infinito, soprattutto grazie alle mod che sicuramente fanno diventare il gioco incredibilmente divertente, ma anche perché le basi del gameplay sono molto solide. Queste due considerazioni lo fanno diventare il gioco perfetto per svariate ore di gioco e di divertimento. Tuttavia è indubbio che è arrivato il momento di introdurre una modalità storia per evitare che esauritosi il fattore wow, il gioco perda di appeal.

Comparto tecnico

Blade&Sorcery Nomad è indubbiamente uno dei giochi migliori del suo genere su Quest 2: fisica, armi, NPC sono perfettamente bilanciati da un comparto grafico realistico e senza sbavature, con giochi di ombre e luci ben proiettate che rendono il gioco estremamente ben caratterizzato e con ambientazioni uniche.

I nuovi dungeon da poco aggiunti sono anch’essi splendidamente caratterizzati e ci restituiscono un’atmosfera fantasy medievale davvero incredibile.

Per quanto riguarda questa versione stand alone le differenz dalla versione pcVR sono davvero minime: certo, la qualità delle texture è leggermente peggiore ma nulla di estremamente grave, dimostrazione questa che è possibile fare molto anche con l’hardware di Quest 2.

Blade&Sorcery Nomad in versione stand alone, ha poi alcuni dettagli che lasciano di stucco se si tiene sempre a mente che stiamo ragionando di un hardware dalle potenzialità limitate. Ci riferiamo agli effetti particellari delle scintille create da due spade che si incrociano, o i dettagli, alquanto macabri, degli arti mutilati.

Qualche buffo bug qui e lì (come gli arcieri che invece di tenere l’arco parallelo alle spalle tiravano tendendolo sopra la testa) non inficia nel complesso quello che è sicuramente uno dei titoli tecnicamente meglio riusciti su Quest 2.

Blade&Sorcery Nomad recensione

Perché giocarlo?

Blade&Sorcery Nomad è uno di quei giochi sui quali ti ritrovi a tornare anche a distanza di tempo, per sfogare frustrazioni, per assaporare il piacere di affettare un nemico o semplicemente per provare nuove mod

Perché no?

Al momento Blade&Sorcery Nomad è un enorme cantiere, una tech demo di quello che il team è capace di fare, ma che manca di sostanza: una campagna bella ed affascinante che possa mettere insieme i pezzi di questo bellissimo puzzle. Ci piacerebbe inoltre vedere una modalità multiplayer, per affrontare ad esempio in coop nuove avventure storia.

Commento finale

Blade&Sorcery Nomad è un gioco estremamente divertente, dotato di una longevità praticamente infinita e armi spettacolari; il tutto condito con una grafica realistica e una fisica spaziale che dimostra che per limitare le differenze con le versioni PCVR si può fare tanto anche con il limitato hardware di Meta Quest 2. E’ davvero difficile rimproverare qualcosa a questo titolo ma tuttavia, non ci è possibile al momento esprimere un giudizio finale sul gioco che come la stessa compagnia conferma è ancora un early access;

Tuttavia considerando il prezzo, quanto di buono visto finora e la promessa di ricevere la modalità storia Crystal Hunt entro il 2022 (gratuitamente e senza aggravi di spesa per chi ha già acquistato), non c’è che da essere estremamente entusiasti.

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