L’interfaccia neuromotrice non invasiva
In un articolo pubblicato su Nature, Meta ha dettagliato alcuni dei gesti basati su elettromiografia di superficie (sEMG) che gli utenti potranno utilizzare per controllare i propri occhiali AR e display a sovrimpressione (HUD).
Lo studio, sottoposto a revisione paritaria e intitolato “Un’interfaccia neuromotrice generica non invasiva per l’interazione uomo-computer”, descrive scientificamente il dispositivo in sviluppo dal 2019, anno in cui Meta ha acquisito la startup CTRL Labs.
A guidare il progetto è ancora oggi Thomas Reardon, neuroscienziato computazionale e cofondatore di CTRL Labs.
Come funziona la tecnologia sEMG
Il braccialetto sfrutta l’elettromiografia di superficie per rilevare l’attivazione dei muscoli del polso responsabili dei movimenti delle dita. Questa tecnica consente un tracking preciso con consumo energetico ridotto, senza necessità di telecamere esterne.
“Permette di controllare interfacce virtuali con micromovimenti delle dita, anche a braccio fermo, eliminando la necessità di alzare le mani o usare comandi vocali”, spiega lo studio.

I quattro gesti principali
Un video allegato alla pubblicazione mostra quattro tipologie di gesti:
1. Scrittura di caratteri: tracciare lettere con l’indice su una superficie per la digitazione testuale.
2. Rotazione della mano: muovere il polso per controllare un cursore unidimensionale.
3. Scorrimento del pollice: strisciare il pollice lungo il lato dell’indice.
4. Tocco e mantenimento: unire pollice e indice per simulare un click o una selezione prolungata.
Meta afferma che la tecnologia sEMG è ora adattabile a nuovi utenti senza necessità di modelli personalizzati. L’azienda ha inoltre reso pubblici oltre 100 ore di registrazioni sEMG per favorire la ricerca sull’accessibilità.
Dal prototipo al prodotto: Ceres e Orion
L’hardware descritto nello studio è un prototipo di ricerca, simile a quello mostrato nel 2021. Tuttavia, durante Meta Connect 2024 è stata presentata una versione più raffinata, chiamata in codice Ceres, pensata come dispositivo di input per gli occhiali AR Orion.
Lo scorrimento del pollice, già integrato nel Meta Quest SDK a marzo con il nome di microgestures, è stato protagonista della demo di Orion.
Le anticipazioni su Hypernova e Celeste
Nei firmware trapelati degli occhiali HUD Hypernova (previsti per fine anno e rinominati Meta Celeste), sono emersi render di Ceres e tutorial per gesti aggiuntivi, come il pinch orizzontale/verticale.
Meta Hypernova (o Celeste) includerà il braccialetto a un prezzo tra i 1.000 e i 1.400 dollari. Meta Connect 2025 (17 settembre) potrebbe essere l’occasione per l’annuncio ufficiale e l’apertura dei preordini, previsti per ottobre.
La corsa contro il tempo
Ad aprile, fonti interne hanno rivelato che alcuni dipendenti lavoravano nei weekend per rispettare la tabella di marcia. Tra meno di due mesi scopriremo se gli sforzi sono stati sufficienti.