Dopo diversi tentativi poco convincenti di portare la serie Hitman in realtà virtuale, IO Interactive centra finalmente il bersaglio con la versione per PlayStation VR 2 di Hitman: World of Assassination. Questo non è solo un altro porting VR, ma una vera e propria rinascita della saga che finalmente permette ai giocatori di vestire letteralmente i panni del letale Agente 47 come mai prima d’ora.
Dopo aver passato diverse ore nei panni dell’assassino più famoso dei videogiochi, posso affermare con certezza che l’esperienza su PS VR 2 rappresenta forse il modo migliore per vivere la trilogia di Hitman, superando in immersione e coinvolgimento persino la già eccellente versione standard.
Gameplay: Letale, Tattico e Fisicamente appagante
L’essenza di Hitman è sempre stata quella di offrire infinite possibilità per eliminare i propri bersagli, e la versione VR eleva questo aspetto fondamentale a nuovi livelli. Ogni missione è un enorme sandbox pieno di opportunità, travestimenti, armi improvvisate e percorsi alternativi, ma ora tutto questo può essere esperito con le proprie mani.
Il sistema di controllo è stato completamente ripensato per la VR sfruttando al massimo le capacità dei controller Sense di PS VR 2. Tra le caratteristiche più rilevanti troviamo la possibilità ad esempio di utilizzare entrambe le mani in modo indipendente, ad esempio per impugnare due armi o compiere azioni diverse contemporaneamente, cosa impossibile nella versione flat. La ricarica manuale delle armi, che offre un imprescindibile livello di immersività in un gioco VR come questo. La possibilità di effettuare una serie di interazioni fisiche con l’ambiente di gioco. Ad esempio potrete avvelenare il cibo o un drink, scassinare una porta con l’apposito grimaldello (un’animazione semplificata vi chiedere di ruotare in un senso e nell’altro il vostro grimaldello) rubare le chiavi di una particolare area.
Il gioco utilizza un sistema di inventario misto. Portando la mano al petto sarà possibile far comparire un menù rapido dal quale selezioare il tool necessario. Mentre per quanto riguarda le armi, queste saranno come da tradizione recuperabili dalle fondine poste sui fianchi o sulla schiena.
Fondamentale inoltre è stata la scelta di migliorare il sistema di mira adattandolo alla VR, soprattutto i fucili dalla distanza e i mirini risultano utilizzabili in maniera piuttosto naturale.
I controller Sense offrono un feedback aptico preciso che amplifica sensibilmente il coinvolgimento. e grazie ai grilletti adattivi è possibile sentire la resistenza quando strozzate una guardia con il filo o la vibrazione quando sparate con la pistola.

L’aspetto più sorprendente è come l’immersione in prima persona trasformi radicalmente l’esperienza di infiltrazione. Sbirciare da dietro un angolo, nascondersi fisicamente dietro un mobile, o mescolarsi tra la folla assume un significato completamente nuovo quando siete realmente “dentro” l’ambientazione. La tensione di camminare in aree riservate con un travestimento rubato è palpabile, così come la soddisfazione di eseguire l’assassinio perfetto senza farsi notare.
Il tutto è così nuovo che risulta fondamentale seguire con attenzione il tutorial iniziale che vi permetterà di padroneggiare le nuove abilità in VR. Così ad esempio imparerete ad afferrare un nemico alle spalle per strangolarlo, a trascinarlo dietro di voi per avere minore resistenza e maggiore velocità di movimento, ad afferrare per la cintola il povero malcapitato per prenderne le sue sembianze. Oppure a settare il vostro obiettivo per il lancio di armi da taglio o altri oggetti contundenti.
Grafica e ambientazioni
Le ambientazioni di Hitman sono sempre state straordinarie, e vederle attraverso il display 4K HDR di PS VR 2 è un’esperienza mozzafiato. Le 22 location provenienti dai tre capitoli della serie – dal grattacielo di Dubai alla sfilata di moda di Parigi, dalla corsa automobilistica di Miami fino al nightclub di Berlino – sono ricreate con un livello di dettaglio impressionante.

Il passaggio alla realtà virtuale dona alle ambientazioni una scala e una profondità impossibili da apprezzare nella versione standard. Camminare tra la folla al mercato di Marrakesh o affacciarsi dall’attico di un grattacielo trasmette un senso di presenza che solo la VR può offrire.
La resa grafica sfrutta la potenza di PS5, effetti di illuminazione realistici e una distanza visiva notevole anche se in alcuni contesti è comprensibile si sia dovuto fare qualche compromesso in termini di qualità delle texture. Considerando la complessità e la dimensione delle mappe, con dozzine di NPC che si muovono contemporaneamente seguendo pattern individuali, tuttavia, il risultato tecnico è davvero impressionante, soprattutto se confrontato con le precedenti iterazioni VR della serie. In particolare, la versione PSVR 2 rappresenta un enorme passo avanti rispetto alla controversa edizione per Meta Quest 3, decisamente da evitare per i drastici compromessi visivi anche se tuttavia l’immagine continua ad essere leggermente troppo soft per i miei gusti. Magari un po’ di sharpness in più non avrebbe guastato.

Occasionalmente si notano alcune imprecisioni nelle texture o nei modelli degli NPC visti da vicino, ma nel complesso la qualità visiva mantiene alto il livello di immersione senza mai spezzare la sospensione dell’incredulità. Come sempre il visore di Sony, pur offrendo una qualità dei colori eccezionale grazie ai display OLED, offre purtroppo anche un brutto effetto MURA in alcune particolari ambientazioni.
Contenuti e longevità: un arsenale di possibilità.
Hitman: World of Assassination VR include i contenuti principali della trilogia composta da Hitman (2016), Hitman 2 (2018) e Hitman 3 (2021), per un totale di 22 location differenti ed enormi possibilità di approccio. Chi possiede già la versione PS5 del gioco può accedere all’aggiornamento VR per 9,99€, un prezzo accessibile considerando la quantità di contenuti e il valore aggiunto dell’esperienza in realtà virtuale.
La longevità è uno dei punti di forza del gioco: ogni missione può essere completata in innumerevoli modi diversi, incentivando la rigiocabilità. Quelle che nella versione standard potrebbero sembrare ripetizioni, in VR diventano esperienze sempre fresche grazie all’immersione e alla fisicità del gameplay. Campagna, missioni singole, arcade, già da soli sarebbero sufficienti a tenervi impegnati letteralmente per decine e decine di oore. Gli Elusive Target periodici e i contenuti aggiuntivi, tra cui missioni, travestimenti e nuove armi, che è possibile acquistare dallo store aggiungono ulteriori sfide temporanee e non che mantengono il gioco sempre fresco. Insomma se siete piuttosto parsimoniosi in tema di videogames, con Hitman avrete da giocare davvero per molto molto tempo.

Direzione artistica e sonora inconfondibile
La serie Hitman ha sempre avuto un’identità visiva ben definita, che viene preservata e valorizzata nella versione VR. L’eleganza minimale dell’Agente 47, il design iconico dei livelli, e l’attenzione maniacale ai dettagli ambientali creano un mondo coerente e memorabile.
Il comparto audio, già eccellente nella versione standard, assume un ruolo ancora più centrale in VR. L’audio 3D di PlayStation VR 2 permette di percepire con precisione la provenienza dei suoni, un elemento cruciale per l’infiltrazione. Sentire i passi di una guardia avvicinarsi da dietro o captare una conversazione interessante in lontananza diventa parte integrante del gameplay stealth. I dialoghi ambientali, sempre brillanti e spesso ironici, contribuiscono a creare quell’atmosfera unica che caratterizza la serie.

E’ tutto oro ciò che luccica?
Non tutto è perfetto nel mondo di Hitman VR. Alcuni elementi dell’esperienza possono occasionalmente spezzare l’immersione:
La cosa onestamente più criticabile in Hitman World of Assassination VR è stata quella di lasciare tutte le cutscene in formato 2D su uno schermo virtuale, interrompendo il flusso dell’esperienza VR. Comprendiamo che si tratta di un compromesso necessario ad offrire in tempi brevi e senza eccessivi investimenti una versione VR pienamente funzionale di un gioco flat, tuttavia ci auguriamo che visto l’ottimo successo di questo capitolo, i prossimi giochi della serie possano offrire maggiore attenzione al giocatore VR.
Ancora, a voler trovare il pelo nell’uovo, possiamo citare la presenza di alcune azioni, come scavalcare ostacoli o arrampicarsi, che richiedono ancora la pressione di un pulsante anziché un’interazione fisica e soprattutto l’assenza di un sistema di salvataggio rapido che costringe ad effettuare i salvataggi manualmente (mancanza incomprensibile vista la presenza degli stessi nella versione Flat).

Questi compromessi, sebbene comprensibili dal punto di vista tecnico, rappresentano occasionali interruzioni in un’esperienza altrimenti estremamente immersiva. Fortunatamente, sono problemi minori che non pregiudicano la qualità complessiva del titolo e che potrebbero essere migliorati con futuri aggiornamenti.
Da segnalare, infine, che l’interfaccia di gioco e i menu sono ancora basati sulla versione 2D ma questo francamente non riusciamo a vederlo come una mancanza, ma anzi vista la necessaria facile accessibilità degli stessi, un plus.
Commento finale
Hitman: World of Assassination per PS VR 2 non è semplicemente un porting in realtà virtuale ma rappresenta l’evoluzione naturale della serie. IO Interactive ha finalmente trovato la formula giusta per tradurre l’essenza del franchise in un’esperienza VR coinvolgente e appagante. Le missioni, già brillanti nella versione standard, assumono una nuova dimensione quando vissute letteralmente attraverso gli occhi dell’Agente 47.
Il titolo sfrutta appieno le potenzialità di PlayStation VR 2, dai controlli intuitivi al feedback aptico, dall’audio 3D alla qualità visiva, creando un pacchetto completo che soddisfa sia i fan di lunga data sia i nuovi giocatori. Nonostante qualche piccola sbavatura tecnica, questa versione rappresenta il modo definitivo per immergersi nel mondo di Hitman, trasformando ogni missione in un’esperienza viscerale e memorabile.
Se possedete un PS VR 2 e avete anche solo una minima curiosità verso la serie Hitman, questo titolo merita assolutamente un posto nella vostra libreria. Se invece siete già fan dell’Agente 47, preparatevi a riscoprire il gioco come mai prima d’ora. Insomma, si tratta di un assoluto must have per tutti i possessori di PS VR2
Questa recensione è basata sul codice di gioco ricevuto da Keymailer. Le informazioni contenute in questa recensione sono assolutamente imparziali e frutto di una prova durata circa 15gg