Recensione Arizona Sunshine Remake: Sweet Home Arizona

Arizona Sunshine Remake

8 out of 10
Pro Gameplay rinnovato e migliorato Comparto tecnico eccellente su PSVR2 Cooperativa online divertente Buona quantità di contenuti Prezzo ridotto per chi possiede l'originale versione Contro Qualche sporadico problema tecnico di pop in e qualche difetto nella localizzazione Level design a tratti ripetitivo Poche novità per chi ha già giocato l'originale Arizona Sunshine Remake - in breve Arizona Sunshine Remake è un'operazione riuscita, che riesce nell'intento di modernizzare un classico VR senza snaturarne l'essenza. È come se il DNA di Arizona Sunshine fosse stato ibridato con quello del suo successore, dando vita a una creatura familiare ma al tempo stesso rinnovata. Il gameplay rinnovato, la grafica completamente rifatta e le numerose migliorie tecniche lo rendono un titolo all'altezza degli standard attuali della realtà virtuale. La campagna rimane coinvolgente nonostante qualche momento di ripetitività, e la modalità cooperativa è un valore aggiunto non indifferente. La quantità di contenuti è buona, specialmente considerando il prezzo ridotto per chi possiede già l'originale. Ci sono ancora alcuni piccoli difetti tecnici e il level design lineare può risultare un po' antiquato per gli standard odierni. La vera perplessità riguarda però la necessità di questo remake. Era davvero necessario? Chi ha già giocato il capitolo originale, infatti, difficilmente troverà un buon motivo per giustificare un nuovo acquisto (sebbene a prezzo ridotto di 29,99 euro). In questo senso, quando abbiamo sentito parlare di "Remake" ci eravamo francamente un po' illusi, e forse sarebbe stato meglio parlare di remaster. Nel complesso, però, Arizona Sunshine Remake si conferma un'esperienza VR solida e divertente, perfetta per chi vuole rivivere un classico in una veste rinnovata o per i neofiti che si avvicinano per la prima volta a questo titolo. Il sole dell'Arizona non è mai stato così caldo e letale.

Versione testata PS VR2

L’IP di Arizona Sunshine conserva un posto speciale nel cuore di tutti coloro che possono definirsi la “vecchia guardia” del mondo VR. Il gioco di Vertigo Games, infatti, ha rappresentato per tanti il primo grande titolo in grado di rivaleggiare con i grandi giochi flat, se non altro per quanto riguarda l’aspetto puramente ludico, guadagnandosi un marea di riconoscimento e soprattutto l’appellativo di “must play” della VR.

Le calde distese desertiche dell’Arizona sanno quindi di casa per molti di noi, ma per i tanti avvicinatisi alla VR relativamente tardi l’annuncio che il team di sviluppo dopo l’ottimo lavoro con il seguito Arizona Sunshine 2, fosse al lavoro su un remake del gioco, deve essere accolto con entusiasmo. Ed in effetti le nostre aspettetive erano piuttosto alte; saranno state esaudite? solo in parte. Vediamo perchè.

Sweet home “Arizona”

Arizona Sunshine all’epoca della sua uscità nel 2016 rappresentò una vera rivoluzione, offrendo una campagna completa in VR quando la maggior parte dei titoli si limitava a brevi esperienze dimostrative. Il gioco inoltre offriva un gunplay decisamente convincente anche se all’epoca molte delle caratteristiche che oggi riteniamo la base di ogni gioco VR che si rispetta non erano ancora state codificate.

Grazie all’esperienza maturata con Arizona Sunshine 2, Vertigo Games ha recuperato assett e meccaniche nel nuovo capitolo integrandole con quelle del suo predecessore. Il risultato è un ibrido affascinante tra passato e presente. La struttura di base e la storia rimangono fedeli all’originale, ma il gameplay, la grafica e numerosi dettagli sono stati completamente rivisti e aggiornati agli standard moderni.

Where the skies are so blue

La trama di Arizona Sunshine Remake rimane invariata rispetto all’originale. Ci troviamo nei panni di un sopravvissuto senza nome, che dopo mesi (o forse anni) di isolamento in una grotta del deserto dell’Arizona, capta un messaggio radio che suggerisce la presenza di altri esseri umani. Spinto dalla speranza di non essere l’ultimo uomo sulla Terra, il nostro eroe si avventura in un viaggio attraverso paesaggi aridi e location infestate da zombi alla ricerca della fonte del segnale.

La narrazione è semplice ma funzionale, e serve principalmente come pretesto per guidarci attraverso scenari variegati e situazioni sempre più pericolose. Il vero punto di forza è il protagonista stesso: i suoi monologhi e commenti sarcastici rivelano un personaggio ben caratterizzato, la cui solitudine e leggera follia emergono in modi spesso esilaranti. Il doppiaggio di Sky Soleil rimane eccellente come nell’originale, donando autenticità e profondità a questo survivor tanto improbabile quanto simpatico.

Arizona Sunshine Remake

Lord, I’m comin’ home to you

Se la storia rimane fedele alle origini, il gameplay di Arizona Sunshine Remake rappresenta un netto passo avanti. Vertigo Games ha sapientemente implementato tutte le migliorie introdotte con il sequel, creando un’esperienza di gioco molto più fluida, reattiva e soddisfacente.

Il gunplay in particolare beneficia enormemente di questi aggiornamenti. Le armi hanno un feeling più realistico e impattante soprattutto per quanto riguarda il peso delle stesse, e questo, unito ad un sound design eccellente che enfatizza la potenza di ogni colpo rende l’esperienza decisamente più immersiva. Il sistema di ricarica manuale – una grande novità rispetto al sistema, comunque ancora attivabile come opzione, della ricarica automatica rinfoderando l’arma – aggiunge un livello di tensione e immersione ulteriore costringendoci a gestire con attenzione le munizioni mentre siamo assaliti dagli zombi.

Anche il comportamento dei non morti è stato migliorato, con reazioni più realistiche ai colpi e una fisica dei corpi più convincente. Vedere uno zombi barcollare all’indietro dopo un colpo al petto, o vederlo cadere a terra dopo avergli fatto esplodere un ginocchio, è incredibilmente soddisfacente.

La vera star dello show sono però le orde di zombi, ora molto più numerose rispetto all’originale. In alcuni momenti ci si trova circondati da decine e decine di non morti, creando situazioni di puro panico che mettono alla prova i nostri riflessi e la nostra mira. La gestione delle risorse diventa cruciale, e spesso ci si ritrova a correre disperatamente cercando munizioni mentre una marea di zombi ci insegue.

Now Muscle Shoals has got the Swampers

La campagna di Arizona Sunshine Remake si snoda attraverso una varietà di location iconiche, ora completamente rinnovate dal punto di vista grafico. Si parte dalle grotte del deserto per poi attraversare miniere abbandonate, stazioni ferroviarie fatiscenti, piccole città fantasma e fabbriche invase dalla vegetazione.

Ogni area presenta sfide e atmosfere uniche: si passa dall’angoscia claustrofobica delle miniere buie alla tensione di attraversare strade assolate dove gli zombi possono spuntare da ogni angolo. La progressione è ben calibrata, con un crescendo di difficoltà che ci porta ad affrontare orde sempre più numerose e pericolose.

Arizona Sunshine Remake PSVR2

Il level design rimane fondamentalmente lineare, ma piccole deviazioni e aree segrete incentivano l’esplorazione alla ricerca di preziose munizioni o nuove armi. La varietà di scenari aiuta a mantenere fresca l’esperienza, anche se verso la fine si avverte una certa ripetitività nella struttura delle missioni.

And they’ve been known to pick a song or two (yes, they do)

Una delle caratteristiche più apprezzate di Arizona Sunshine è sempre stata la possibilità di giocare l’intera campagna in cooperativa online. Questa opzione è presente anche nel remake ed è forse il modo migliore per godersi l’avventura. Collaborare con un amico per sopravvivere alle orde di zombi è incredibilmente divertente, e permette di sperimentare tattiche e approcci impossibili in singolo.

Oltre alla campagna principale, che si attesta sulle 4-5 ore di gioco, Arizona Sunshine Remake include anche tutti i DLC dell’originale. “Dead Man” e “The Damned” aggiungono altre 2-3 ore di contenuti, espandendo la storia principale con nuove location e sfide. Sono presenti anche diverse mappe per la modalità Orda, perfette per sessioni di gioco rapide e frenetiche in solitaria o con gli amici.

Arizona Sunshine Remake PSVR2

Nel complesso, il pacchetto offre una buona quantità di contenuti, soprattutto considerando il prezzo di lancio ridotto per chi possiede già l’originale. La rigiocabilità è garantita dalla modalità cooperativa e dalla sfida di completare i livelli a difficoltà più elevate.

Lord, they get me off so much

Dal punto di vista tecnico, Arizona Sunshine Remake rappresenta un enorme passo avanti rispetto all’originale. Vertigo Games ha completamente rivisto il comparto grafico, sfruttando appieno le potenzialità di PlayStation VR2.

I paesaggi desertici dell’Arizona sono ora resi con un livello di dettaglio davvero molto più alto rispetto all’originale, con texture ad alta risoluzione e effetti di illuminazione che donano profondità e realismo agli ambienti. Le location interne beneficiano particolarmente del nuovo sistema di illuminazione dinamica, con ombre realistiche che aumentano la tensione nei momenti più bui, sebbene una certa “patina” o sfocatura sia ancora presente.

Arizona Sunshine Remake  PSVR2

I modelli degli zombi sono stati completamente rifatti, con un livello di dettaglio e varietà nettamente superiore. Gli effetti particellari per esplosioni, sangue e detriti sono ora molto più convincenti e contribuiscono all’impatto visivo delle sparatorie.

Il framerate è solido e la risoluzione elevata di PSVR2 permette di apprezzare ogni dettaglio, rendendo l’esperienza incredibilmente immersiva. L’unica pecca è qualche sporadico problema di pop-in degli oggetti in lontananza, ma nulla che comprometta seriamente l’esperienza.

Altra mancanza, inoltre è la quasi totale assenza di elementi interattivi con l’ambiente di gioco, un qualcosa che è rimasto simile al capitolo originale e molto diversa dal secondo capitolo.

They pick me up when I’m feelin’ blue, now how ’bout you?

Se il comparto grafico impressiona, quello audio non è da meno. Il sound design di Arizona Sunshine Remake è semplicemente eccellente, e contribuisce in modo determinante all’atmosfera del gioco.

I suoni ambientali sono ricchi e dettagliati, dai sibili del vento del deserto ai inquietanti rumori metallici delle fabbriche abbandonate. Il contrasto tra i momenti di quiete e il caos delle battaglie contro gli zombi è reso alla perfezione.

Gli effetti sonori delle armi sono potenti e realistici, con ogni tipo di pistola o fucile che ha un suono distintivo. I versi e i ringhi degli zombi sono terrificanti, specialmente quando provengono da tutte le direzioni nei momenti di maggiore tensione.

Il mix audio sfrutta appieno le capacità di PSVR2, con un suono tridimensionale che ci permette di localizzare con precisione la provenienza di ogni rumore. Sentire gli zombi avvicinarsi alle nostre spalle è un’esperienza da pelle d’oca.

Come abbiamo già detto il doppiaggio, solo in inglese, sebbene a parlare sia quasi sempre solo il protagonista, è davvero molto molto buono, un po’ meno invece le traduzioni in italiano con qualche errore qui e là, il più evidente dei quali è nella schermata dei caricamenti dove quel “carcamento in corso” non si può proprio guardare.

Sweet Home Arizona

Arizona Sunshine Remake è un’operazione riuscita, che riesce nell’intento di modernizzare un classico VR senza snaturarne l’essenza. È come se il DNA di Arizona Sunshine fosse stato ibridato con quello del suo successore, dando vita a una creatura familiare ma al tempo stesso rinnovata. Il gameplay rinnovato, la grafica completamente rifatta e le numerose migliorie tecniche lo rendono un titolo all’altezza degli standard attuali della realtà virtuale. La campagna rimane coinvolgente nonostante qualche momento di ripetitività, e la modalità cooperativa è un valore aggiunto non indifferente. La quantità di contenuti è buona, specialmente considerando il prezzo ridotto per chi possiede già l’originale. Ci sono ancora alcuni piccoli difetti tecnici e il level design lineare può risultare un po’ antiquato per gli standard odierni. La vera perplessità riguarda però la necessità di questo remake. Era davvero necessario? Chi ha già giocato il capitolo originale, infatti, difficilmente troverà un buon motivo per giustificare un nuovo acquisto (sebbene a prezzo ridotto di 29,99 euro). In questo senso, quando abbiamo sentito parlare di “Remake” ci eravamo francamente un po’ illusi, e forse sarebbe stato meglio parlare di remaster. Nel complesso, però, Arizona Sunshine Remake si conferma un’esperienza VR solida e divertente, perfetta per chi vuole rivivere un classico in una veste rinnovata o per i neofiti che si avvicinano per la prima volta a questo titolo. Il sole dell’Arizona non è mai stato così caldo e letale.

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