I prezzi dei visori per la realtà virtuale sono stati inseriti tra i parametri utilizzati dal governo britannico per calcolare l’inflazione. L’Ufficio Nazionale di Statistica del Regno Unito (ONS) monitora i costi di centinaia di beni e servizi per determinare il tasso di inflazione nazionale, e ora, tra questi, figura anche la tecnologia VR. Come riportato dalla BBC, questa scelta riflette l’evoluzione dei consumi e l’interesse crescente verso le tecnologie emergenti.
L’ONS ha sottolineato che l’aggiunta dei visori VR alla lista dei beni monitorati dimostra come le abitudini di spesa dei consumatori si siano modificate nel tempo, evidenziando una sempre maggiore attrazione verso soluzioni tecnologiche innovative. L’inclusione della realtà virtuale nei calcoli dell’inflazione è un segnale del progressivo ingresso di questa tecnologia nel mercato mainstream.
Il Quest 2 di Meta, ad esempio, è stato il primo visore VR a raggiungere una diffusione di massa, con circa 20 milioni di unità vendute. Nel 2024, il Quest 3S si è confermato come la console più venduta su Amazon negli Stati Uniti, contribuendo a far registrare a Meta il miglior risultato trimestrale di sempre, con ricavi superiori a 1,08 miliardi di dollari. Questo successo commerciale conferma il ruolo sempre più centrale della realtà virtuale nel panorama tecnologico globale.