Un utente di Reddit, con il nickname u/lorendroll, ha condiviso sia su Reddit che su Youtube, un esperimento tecnico particolarmente interessante nel subreddit dedicato a Unity3D. Lo sviluppatore ha convertito la scena iniziale di Half-Life: Alyx dal motore grafico Source 2 a Unity, rendendola eseguibile su Meta Quest 3. Un video di tre minuti pubblicato su YouTube mostra il risultato in azione.
Nella discussione su Reddit, u/lorendroll spiega:
“Sono riuscito a portare la prima scena di HL: Alyx su Meta Quest 3, includendo alcune interazioni fisiche (grazie al framework Hurricane VR), animazioni e ricreando gli effetti shader. L’obiettivo era testare quanto possiamo spingere la grafica su un visore VR standalone.”
Dai test emerge che Quest 3 è un dispositivo potente, in grado di gestire una scena PBR completa con texture in 4K a risoluzione nativa (1x), antialiasing 2xMSAA con depth buffer, ombre in tempo reale ed effetti volumetrici simulati (realizzati con MicroAVL di Akidevcat).
Performance e limitazioni tecniche
Sebbene l’esperimento dimostri prestazioni promettenti, in alcune aree con geometria complessa il framerate scende a 36 fps. Tuttavia, semplificando la geometria, è possibile mantenere una fluidità costante a 72 fps.
Per chi volesse provare la demo, il file da 1,7 GB è disponibile qui e va caricato tramite Sideloading (Sidequest è ok)
L’esperienza pratica: impressioni e confronto
Nella demo, nonostante lo sstrumento interno di analisi misuri 72 fps, l’esperienza è ancora soggetta a micro-stuttering. Rispetto al video dello sviluppatore, la risoluzione è di 1.024 x 1.024 pixel, alcuni effetti sono stati semplificati e alcune interazioni con le mani sono state rimosse. Inoltre, l’Asynchronous Spacewarp non è abilitato, lasciando margine per ulteriori ottimizzazioni.
Un proof of concept significativo
Nonostante le limitazioni, questo porting rappresenta una dimostrazione tecnica notevole. Evidenzia i progressi compiuti dai chip mobile negli ultimi cinque anni: se nel 2020 il primo Oculus Quest si basava su un processore datato 2017, oggi un adattamento standalone di Half-Life: Alyx non sembra più un’utopia. Con la prossima generazione di hardware mobile, un’esperienza paragonabile alla versione PCVR potrebbe diventare realtà.
Questo esperimento apre nuove prospettive sul futuro della VR standalone, dimostrando che i visori senza PC stanno rapidamente colmando il gap con le soluzioni più potenti. Resta da vedere se sviluppatori e publisher decideranno di investire in porting ufficiali di titoli AAA, sfruttando appieno le capacità di dispositivi come il Quest 3.