Demeo ridefinisce il concetto di board games
Back to the classics
Stranger Things, Dungeon & Dragon’s il film, Crime Boss: Rockay City, gli anni ’80 sembrano essere tornati di moda e con essi gli arcade e i board games RPG, massima espressione ludica di quel periodo storico, naturalmente con un bel carico di aggiornamenti tecnici e di gameplay. E quale più importante innovazione se non la VR per provare a ricreare la magia di riunirsi intorno ad un tavolo con gli amici di sempre, sfogliare pagine e pagine di regolamenti e poi imbarcarsi in un viaggio lungo qualche ora?
Demeo prova a fare proprio questo: portare la magia dei board games analogici in digitale. Operazione riuscita? Vediamolo nella nostra recensione.
Che gioco è?
Demeo è un board game a turni che può essere affrontato sia in single player che con un massimo di altri 4 giocatori, in modalità flat o in VR. Lo stile è quello dei grandi classici del genere, come Dungeons&Dragons, ma arricchito ovviamente dalle magie e dall’immersività che solo la VR può regalare.
Il gioco infatti offre una visuale in prima persona di meravigliosi dungeons a generazione randomica, in cui l’obiettivo principale è esplorare l’ambiente, trovare i tesori nascosti, sconfiggere i nemici che vi si pareranno di fronte, trovare la chiave del livello e passare al dungeon successivo. Le meccaniche di gioco sono quindi quelle familiari che vi aspettereste da un board game classico: ci sono i dadi, ci sono le carte e ci sono cinque diverse campagne, da affrontare con uno dei cinque diversi personaggi disponibili.
Come funziona il gameplay?
Demeo utilizza un sistema di carte per rappresentare le abilità e le azioni dei personaggi, così come gli oggetti e gli eventi che si verificano durante il gioco. Ogni personaggio ha un mazzo di carte unico, che può essere espanso e personalizzato man mano che si progredisce nel gioco.
Le carte possono essere utilizzate per lanciare incantesimi, attaccare nemici, curare alleati o eseguire altre azioni speciali. L’uso delle carte richiede un certo grado di pianificazione e coordinamento tra i giocatori, il che contribuisce a rendere il gioco più coinvolgente e gratificante. Quando si attacca un nemico, si lancerà un dado con tre diverse chance di riuscita: attacco fallito, attacco normale (secondo le stats del personaggio), attacco critico.
I giocatori all’inizio della campagna hanno la possibilità di scegliere tra sette diverse classi, che poi possono essere specializzate in due classi ciascuna. Ognuna delle classi ha ovviamente caratteristiche e abilità peculiari e questo consente approcci totalmente differenti al gioco, che variano a seconda delle stats dei vostri personaggi e ovviamente dalle carte che vi ritroverete tra le mani.
Con il Barbaro (Barbarian) ad esempio e il suo terribile Hookah Varga, una carta azione specifica che vi permette di lanciare un lungo arpione e di muovervi con estrema velocità all’interno del dungeon, non solo potrete raccogliere oggetti e tesori in zone infestate da nemici senza dover necessariamente ingaggiare lo scontro, ma potrete anche utilizzare lo stesso per avvicinarvi ai nemici e colpirli con il vostro terribile attacco melee, senza temere di ricevere qualche colpo.
La stregona (Warlock) al contrario, ha abilità che le permettono di autoguarirsi, effettuare attacchi ad area l’astral strike o attacchi verso singoli nemici con l’aiuto della sua fedele “gattina” Khana, che acquista potenza ad ogni attacco, diventando letale al terzo livello. Ma pur essendo in grado di muoversi in qualsiasi punto della mappa grazie ai portali, è decisamente più debole rispetto al barbaro.
Questa grande varietà dei personaggi vi consente di affrontare le avventure in maniera sempre originale, offrendo una grande rigiocabilità, garantita oltre che dalla presenza di dungeons a generazione procedurale sempre diversi l’uno dall’altro, anche da nuove modalità e avventure che il team di sviluppo aggiunge con una certa costanza sin dal day one.
Inoltre, la specializzazione delle classi spinge i giocatori verso il multiplayer perché, possiamo assicurarvelo, giocare con un team di altri tre giocatori ognuno con abilità e personaggi diversi, coordinandosi grazie alla chat vocale interna al gioco, è un’esperienza davvero entusiasmante. L’esperienza multiplayer, insomma è la vera arma letale del gioco di Resolution Games; un’esperienza amplificata anche dalla presenza del cross play con la versione PC che garantisce sempre la presenza di altri utenti con cui affrontare unanuova avventura.
Comparto tecnico
Dal punto di vista tecnico la versione per PlayStation VR2 di Demeo, proprio come accaduto per altri porting su questa piattaforma, è da considerarsi la migliore in assoluto al momento disponibile.
Il livello di dettaglio garantito dal gioco su PSVR2 è davvero eccezionale e può essere apprezzato in pieno quando si avvicina la telecamera al dungeon e ai personaggi. Proprio la gestione della telecamera è stata migliorata rispetto alla versione Quest 2, consentendo una mobilità totale che vi permette di scegliere liberamente l’angolo di visuale che preferite.
La versione PSVR 2 aggiunge inoltre il supporto ai grilletti adattivi, qui utilizzati per fornire un feedback diverso a seconda dei pezzi che muoverete sulla vostra tavola da gioco.
Comfort
Non c’è molto da segnalare sotto questo profilo. L’esperienza di Demeo va vissuta essenzialmente da seduti e il movimento del vostro campione si esegue spostando con le mani il vostro personaggio. Scongiurato quindi ogni rischio di motion sickness, o quasi. I movimenti della telecamera troppo veloci, avvicinando o allontanando il tavolo da gioco, potrebbero creare qualche giramento di testa ai più sensibili.
Commento finale
Demeo è un gioco che, senza timore di smentita, possiamo definire “essenziale” per il medium, poichè dimostra che la VR può trasformare qualsiasi esperienza tradizionale in una esperienza immersiva, aggiungendo un grado di profondità sconosciuto ai giochi flat. Fino a Demeo, infatti, nessuna persona sana di mente si sarebbe sognata di paragonare un gioco digitale alla classica esperienza del gioco da tavola tradizionale. Demeo e la VR ci dimostrano, invece, che il confronto non è solo possibile, ma che, con il giusto team di sviluppo, è possibile realizzare qualcosa di addirittura migliore rispetto all’esperienza originale “analogica”. Demeo è in definitiva un instant classic che non dovrebbe mancare nella vostra collezione.
